Si è svolta il 17 gennaio 2018, a Cagliari, l’udienza conclusiva nel procedimento civile volto a stabilire a chi dovesse essere restituito il diario scritto da Valentina Pitzalis, pomo della discordia tra la famiglia di Manuel Piredda e la stessa ragazza, rimasta tragicamente sfigurata nel rogo di Bacu Abis in cui morì il 28enne, nella notte tra il 16 e 17 aprile 2011.
Da anni, Roberta Mamusa, madre di Manuel Piredda, sostiene di aver trovato il diario tra gli effetti personali del ragazzo, poco dopo la sua morte, e che questo fosse stato regalato dalla Pitzalis al figlio.
Fu scritto in forma epistolare nel 2005, quando la giovane si trovava in Germania e la loro relazione non era ancora iniziata.
Abbiamo rivolto alcune domande a Roberta Mamusa dopo l’udienza.
Signora Mamusa, cosa può dirci in merito all’udienza appena conclusa?
Posso dire che qualcosa si sta muovendo in tutti i sensi, dato che stiamo aspettando anche per la riesumazione e l’autopsia, che dovrebbero svolgersi a breve. Abbiamo deciso di interrompere il silenzio stampa, iniziato dopo la nostra ultima intervista rilasciata ad agosto 2017 al TGR Sardegna quando era emersa la notizia che Valentina Pitzalis è indagata per omicidio e incendio doloso. Avevamo deciso di non parlare più in attesa di nuovi sviluppi e oggi abbiamo affrontato questa udienza per il diario dell’ex moglie di Manuel.
Cosa può dirci sul diario?
Il diario è stato trovato da me tra gli effetti personali di Manuel dopo la sua morte e ho ritenuto subito particolare il contenuto. Fu poi sequestrato e la sua diffusione fu vietata. Ora siamo qui e il giudice ha stabilito che non venga restituito alla Pitzalis, anche se ne è stata riconosciuta la proprietà.
Questo perché sia custodito in tribunale a disposizione della procura poiché è utile all’indagine in corso.
Signora Mamusa, avete cambiato anche difensore, ci sono tante cose che si muovono a suo dire, chi è il vostro nuovo legale?
Abbiamo revocato l’incarico al dottor Sollai il 15 dicembre scorso e contestualmente abbiamo nominato l’avvocato Alessandro Corrias, che ha presentato appunto l’istanza alla procura affinché il diario non venisse restituito perché di interesse nel procedimento penale.
Altra cosa che mi sento di dire è che sul procedimento a mio carico per diffamazione ai danni di Valentina Pitzalis per la pubblicazione di parti di quel diario, la prima udienza è fissata al 18 ottobre 2020. Comunque non mi preoccupa, siamo concentrati sull'accertamento della verità sulla morte di Manuel, qualunque essa sia. Siamo soddisfatti degli sviluppi dopo anni di domande a cui cerchiamo una sola risposta, la verità appunto, e abbiamo fiducia nel nostro pool difensivo. Comunque vada, è giusto che si compia ogni sforzo per chiarire ogni aspetto della vicenda, non chiediamo altro.