La notizia che arriva dalla California mette davvero i brividi, la polizia ha arrestato due genitori per aver tenuto i 13 figli in condizioni disumane.
L'allarme lanciato da una figlia
Le autorità americane sono venute a conoscenza di questa 'casa degli orrori' grazie alla denuncia di una delle figlie. La ragazza di 17 anni è riuscita a scappare e grazie ad un telefono trovato ha immediatamente contattato la polizia. L'età delle 13 vittime va dai 2 ai 29 anni, la diciassette, riferisce il dipartimento, sembrava una ragazzina di 10 anni per quanto era deperita.
Le autorità hanno riferito di altri particolari agghiaccianti, una volta giunti nell'abitazione la situazione è parsa subito disumana: "C'erano figli incatenati con catene e lucchetti ai propri letti, l'ambiente era sporco e maleodorante, i genitori non hanno fornito una spiegazione logica della tortura inflitta ai figli" queste le parole del testo diffuso dal dipartimento della conte dello sceriffo di Riverside.
Ai ragazzi è stato dato aiuto immediato, sono state fornite bevande e cibo per rimetterli in forze, addirittura le parole di un figlio sono state :" Stiamo morendo di fame". La coppia ora dovrà rispondere alle accuse di tortura e maltrattamento di minori. Subito dopo l'arresto è stata fissata una cauzione di 9 milioni di dollari.
I due mostri
David Allen Turpin e Louise Anna Turpin, questi i nomi dei due coniugi, 57 anni lui e 49 lei. David laureato in ingegneria è stato fino al 2010 ingegnere presso la Northrop Grumman, successivamente è divenuto responsabile di una scuola privata. Nonostante il suo alto stipendio nel 2011 la coppia dichiara bancarotta, secondo l'avvocato il motivo è da ricondursi alle troppe spese per il mantenimento dei 13 figli.
Una crisi finanziaria come altre mille coppie, lo stesso si è detto sconcertato alla notizia della casa degli orrori. Trasferitasi nel 2011 dal Texas in California, la famiglia viveva in una villa a Perris, un quartiere della media borghesia californiana. La polizia ha rinvenuto una pagina Facebook che la coppia utilizzava e nella quale sono presenti più di una foto in cui tutta la famiglia è al completo.
Ci sono foto di un compleanno e pure un matrimonio, segno che ai figli era permesso, in passato, uscire di casa.
Resta dunque ancora poco chiaro il motivo di questa barbarie perpetrata ai danni dei poveri figli. Ora tutti e 13 andranno in una struttura adeguata e con il supporto degli psicologi si spera possano tornare al più presto ad una vita normale.