Secondo gli studi di una recente ricerca americana, condotta da scienziati e docenti dell'Università di Plymouth, alcuni prodotti in plastica attualmente in commercio contengono sostanze che possono non corrispondere ai parametri di sicurezza circa le linee guida internazionali previste per i bambini. Sotto l'attenta e vigile analisi del corpo di studi americano, sono stati analizzati diversi balocchi e oggetti per i più piccoli contenuti in diverse case, asili e centro per l'infanzia in alcuni territori della Gran Bretagna. L'argomento, che ha già suscitato l'interesse dei media internazionali con vari approfondimenti sul tema [VIDEO], può essere utile alle famiglie di tutto il mondo, per essere in costante aggiornamento sui prodotti che possono o meno nuocere alla salute dei figli.

L'elenco degli elementi tossici presenti nei giocattoli

Tenendo ben presente come non tutti i giocattoli siano dannosi per la salute dei piccoli - sebbene altri non siano propriamente adatti a un pubblico di minori [VIDEO] -, la ricerca ha riscontrato diversi elementi nocivi in parti di trenini, figure, puzzle e oggetti usati per le costruzioni. Tutti prodotti, in poche parole, che potrebbero essere ingeriti dai bambini. Si è potuto riscontrare così, analizzando bene i materiali prelevati dalle varie zone dell'Inghilterra, un'elevata presenza di antimonio, bario, bromo, cadmio, cromo, piombo e selenio. E sono tutte sostanze che si possono trovare nei giocattoli di plastica comunemente acquistabili nei supermercati.

Il punto, però, non è tanto la presenza di tali sostanze, che sarebbero di per sé innocue se limitate al semplice contatto fisico durante il normale utilizzo. Essendo però i bambini portati a mettere in bocca l'oggetto dei loro studi nei primi anni di età, per attivare anche la percezione sensibile del mondo reale e conoscere così ciò che li circonda, bisogna fare attenzione alla quantità della sostanza ingerita.

Per questo motivo, le linee guida internazionali per la sicurezza dei minori sono in fase di aggiornamento costante, mentre gli studi dell'Università di Plymouth hanno riscontrato un'alto tasso di tossicità per i giocattoli analizzati in quella maniera. Bromo, cadmio e piombo, in particolare, superano di gran lunga le cifre dichiarate 'limite' dal Consiglio Europeo, da qui la necessità che siano le case costruttrici ad operare controlli interni più efficaci di quelli attualmente eseguiti.