Venezia "colpisce" ancora, quattro turisti giapponesi, si sarebbero visti presentare un conto di ben 1100 euro, per aver consumato quattro bistecche e una frittura mista di pesce. E' successo questo venerdì a Venezia, in un'osteria zona Mercerie, vicino San Marco.
La notizia è stata resa pubblica da Marco Gasparinetti, portavoce della piattaforma civica "Gruppo 25 Aprile", informato dalla guida turistica che accompagnava i giovani giapponesi.
Venezia 'colpisce' ancora
Ma non finisce qui, non è andata meglio alle altre tre turiste della comitiva, che avevano deciso di risparmiare, mangiando da un'altra parte, tre piatti di pasta, e vedendosi presentare un conto di ben 350 euro.
Il gestore del locale, un egiziano, ha affermato di non ricordare "di avere avuto problemi con clienti giapponesi in questi giorni". Ma il portavoce della piattaforma civica, Gasparinetti, non molla, sostenendo che è solo l’ennesimo caso di piatto "salato" servito a San Marco.
Una cosa è certa, basta fare una breve ricerca su Tripadvisor, per scoprire che l'osteria denunciata dagli universitari giapponesi, ha la maggioranza dei giudizi negativi. Infatti l' 83% dei clienti lo avrebbero definito come "pessimo", con tanto di foto di scontrini salatissimi.
I giovani malcapitati, che nel frattempo hanno già lasciato Venezia diretti a Bologna, dove secondo quanto riportato da Gasparinetti, avrebbero già presentato denuncia, hanno richiesto all'associazione Aepe, di diffondere una guida in tre lingue in cui si segnalino i ristoranti "onesti".
Un vademecum utile specialmente ai turisti affinché tengano gli occhi bene aperti su certi particolari come le voci: "coperto e servizio".
Se non lo fa l'Aepe - commenta Gasparinetti - lo faremo noi, a breve si aprirà il Carnevale e il rischio di episodi simili aumenta. Stiamo progettando di mettere a disposizione per i turisti, un numero verde che possa essere d'aiuto in situazioni analoghe.
Chiunque - conclude il portavoce del "Gruppo 25 Aprile"- comprometta con il suo comportamento il buon nome di Venezia causa una perdita a tutti i suoi cittadini".
La notizia riporta alla mente l'accaduto del presunto "scontrino d'oro" presentato a tre asiatici nel novembre 2017: un pranzo di pesce, sempre in zona San Marco, costato 560 euro. In quel caso i turisti, avevano affermato che il cameriere si era preso gioco di loro, portando in tavola costose pietanze di pesce non ordinate.