Momenti di terrore quelli vissuti questa mattina a Cisterna di Latina dove un appuntato dei Carabinieri al culmine di un diverbio con la consorte ha rivolto la sua arma di ordinanza contro la moglie esplodendo dei colpi e successivamente si è barricato in casa con le due figlie in ostaggio,

All'origine della tragedia vi sarebbero contrasti legati alla separazione in corso

L'uomo che risponde al nome di Luigi Capasso, 44 anni originario di Cisterna di Latina, presta servizio come appuntato presso la Stazione dei Carabinieri di Velletri in provincia di Roma, al suo rientro a casa, dopo il servizio, ha esploso colpi d'arma da fuoco contro la moglie al culmine di una violenta lite degenerata a causa dei dissapori legati alla loro separazione in corso, la tragedia è avvenuta alla ore 05:00 di questa mattina, la donna è stata soccorsa in gravissime condizioni ed è stata trasportata d'urgenza con l'eliambulanza all'Ospedale San Camillo di Roma.

Concitati anche i momenti successivi, con l'uomo che armato si è letteralmente barricato in casa, un appartamento nel residence "La Collina dei Pini" tenendo in ostaggio le sue due figlie piccole, la via di accesso al residence è stata chiusa immediatamente al fine di prevenire altre tragedie e consentire l'opera dei Carabinieri intervenuti che stanno cercando di indurre l'uomo a più miti consigli.

Intervenuto sul posto anche il comandante provinciale dei Carabinieri

La situazione è seguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, sul posto anche il Colonnello Gabriele Vitagliano comandante provinciale dell'Arma che segue in prima persona la triste vicenda, si sta al momento cercando di mitigare l'uomo e convincerlo a deporre le armi al fine di evitare ulteriori gesti sconsiderati, ricordiamo che l'uomo ha in ostaggio le sue due figlie.

È intervenuto anche il magistrato della Procura della Repubblica di Latina Giuseppe Buontempo che segue gli sviluppi della vicenda. Allarme ed apprensione da parte di tutta la comunità locale per questo femminicidio che genera ansia tanto per le condizioni gravissime della moglie dell'uomo che colpita al petto ed allo zigomo lotta tra la vita e la morte presso l'Ospedale San Camillo di Roma, quanto per le due figlie piccole tenute in ostaggio dall'uomo, la speranza di tutti è che non ci si ritrovi tra qualche ora a parlare di un'ennesima tragedia famigliare sullo sfondo di un amore malato.