Una lite tra vicini finita in tragedia per soli cento euro. Sarebbe questa la somma di denaro per cui un operaio di 51 anni ha stroncato la vita al suo datore di lavoro con due colpi d'arma da fuoco all'altezza della schiena. La vicenda si è verificata a Frignano, in provincia di Caserta, nella serata di ieri, 24 febbraio 2018, nel palazzo condominiale dove dipendente e datore di lavoro abitavano, vivendo su due pianerottoli differenti. La vittima è Nicola Sabatino di 55 anni, professione imprenditore. Ad ucciderlo a sangue freddo è stato uno dei suoi operai, Vito Recchimurzi, di anni 51.
Dalle prime indiscrezioni e secondo una sommaria ricostruzione dei fatti, la vittima, titolare di una ditta di autotrasporti, si sarebbe recata dal suo operaio, un camionista del luogo, per consegnargli la somma di denaro corrispondente al suo stipendio.
Il motivo della lite
Salito al piano di sopra, Sabatino avrebbe parlato con il suo dipendente e da lì sarebbe sorta una controversia sul corrispettivo. Tra i due sarebbe scoppiata una lite animosa, quando il camionista si sarebbe accorto che, nel denaro a lui consegnato, mancava una banconota da cento euro, rispetto al compenso precedentemente pattuito.
Dopo aver consegnato la paga, l'imprenditore stava lasciando l'abitazione. Proprio in quell'istante, Recchimurzi avrebbe aperto il fuoco, colpendo Sabatino di spalle, alla schiena, e uccidendolo sul colpo.
Gli sarebbero bastati due colpi di revolver per togliere la vita al 55enne. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di pubblica sicurezza di Aversa (CE), i carabinieri della stazione di Frignano, unitamente agli uomini del reparto investigazioni scientifiche per i rilievi del caso, e i sanitari del 118.
Purtroppo, però, per il 55enne non c'era già più nulla da fare.
L'omicida si è spontaneamente consegnato - senza opporre resistenza - alle forze dell'ordine. L'arma del delitto è un revolver semi-automatico che il 51enne auto-trasportatore deteneva in casa illegalmente. La vittima è stato rinvenuto sul pianerottolo della abitazione dell'assassino.
Impauriti e spaventati i vicini di casa che hanno subito allertato le forze dell'ordine quando hanno sentito il rumore degli spari.
L'assassino è in stato di fermo. Nella nottata è stato lungamente interrogato dagli inquirenti. Deve rispondere del reato di omicidio volontario.