Tre italiani originari di Napoli, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono misteriosamente scomparsi in Messico dove si trovavamo per lavoro, la loro scomparsa risalirebbe allo scorso 31 gennaio.

La Farnesina segue il caso

Il Ministero degli esteri segue il caso di concerto con l'ambasciata locale, dalla farnesina fanno sapere di essere continuamente in contatto con le autorità messicane per seguire gli sviluppi della vicenda, i tre italiani scomparsi sono: Raffaele Russo 60 anni di professione venditore ambulante, suo figlio Antonio Russo di 25 anni e suo nipote Vincenzo Cimmino di 29 anni;

La zona della scomparsa è quella dello stato di Jalisco più precisamente Tecalitlan, una cittadina di circa 16.000 abitanti che si trova a 700 km da Città del Messico, l'allarme è scattato in seguito alla denuncia dei familiari che da ben 18 giorni non ricevono notizie.

Antonio Russo si trova in Messico da tempo dove lavorava come venditore ambulante vendendo in strada prodotti acquistati a Napoli, suo figlio e suo nipote invece hanno raggiunto il loro congiunto il 26 gennaio scorso per lavorare anche loro nell'attività di Antonio.

Le loro tracce si perdono il 31 gennaio

Stando al racconto dei familiari, le tracce di Raffaele Russo si perdono il pomeriggio del 31 gennaio, quando intorno alle ore 15:00 locali il cellulare dell'uomo risultava staccato; preoccupati dalla cosa insolita, hanno invitato il figlio ed il nipote presenti in loco ad avviare le ricerche di Raffaele. Antonio e Vincenzo sono partiti nelle loro ricerche dal punto segnalato dal GPS della macchina noleggiata da Raffaele, ma giunti sul posto non hanno trovato né la macchina né il loro parente, si sono pertanto rivolti alle persone della zona per chiedere notizie, ma nessuno ha saputo dare loro informazioni utili.

Nel prosieguo delle ricerche i due si sono fermati presso un distributore di carburante per fare rifornimento e lì, stando al racconto dei parenti, sarebbero stati fermati da una pattuglia della Polizia locale, da quel momento in poi si perdono le tracce anche di Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, un bel mistero insomma.

Si ipotizza il rapimento per riscatto

I familiari riferiscono infatti che in passato anche altri loro conoscenti che lavorano nella zona sono incappati in vicende simili, conclusesi con il pagamento di un riscatto; tuttavia rimangono in grande apprensione, ad oggi non hanno ricevuto nessuna richiesta di riscatto e chiedono l'aiuto di tutti attraverso una massima diffusione della notizia, delle foto segnaletiche e del telefono a cui rivolgersi in caso di notizie sui tre desaparecidos per supportare al massimo le ricerche in corso.