Recentemente almeno sei persone con il volto coperto hanno aggredito il responsabile provinciale del partito di estrema destra 'Forza Nuova' Massimo Ursino. Il pestaggio è stato documentato da una ragazza del gruppo con uno smartphone ed è diventato virale sul web e sui social network, provocando indignazione, ma anche qualche commento entusiasta. A seguito dello stesso pestaggio, il politico del partito di estrema destra è stato trasportato al pronto soccorso di un ospedale locale. A quanto riportano le cronache, è arrivata anche una rivendicazione non ufficiale per l'aggressione.

La rivendicazione: 'I neofascisti predicano odio razziale e discriminazione ma non sono in grado di difendere se stessi'

Come riportato da un articolo pubblicato sul sito dell'agenzia giornalistica 'ANSA', il pestaggio del responsabile provinciale di Forza Nuova è stato rivendicato in un comunicato inviato via email a diverse testate giornalistiche locali. Nello stesso comunicato si legge che la 'minaccia fascista' a Palermo e in tutta la Sicilia non esiste, in quanto le formazioni della stessa estrema destra neofascista sarebbero forti nel predicare odio razzista e discriminazione, ma non sarebbero in grado di difendere nemmeno se stesse. Inoltre, sempre secondo il comunicato, tali formazioni dell'estremismo di destra non sarebbero assolutamente in grado di mettere in pratica il loro programma politico.

Il passato violento di Ursino

Stando a quanto riportano le cronache locali e nazionali, Massimiliano Ursino è stato in passato già coinvolto in alcuni episodi di violenza. Più specificatamente, sempre stando a quanto riportato sul già citato articolo scritto sul sito web dell'ANSA, l'attuale responsabile provinciale del partito di estrema destra aveva partecipato ad aggressioni contro degli immigrati.

Andando maggiormente nello specifico, nel 2005 Ursino si rese protagonista di un raid contro un nigeriano e un giovane di Siracusa e nel 2006 fu arrestato per la rapina e il pestaggio di due migranti bengalesi nel centro di Palermo.

Inoltre, nel febbraio del 2017 ci fu un tentativo di incendio dello studio di tatuaggi in cui attualmente lavora il responsabile provinciale di Forza Nuova e bisogna dire che indubbiamente il passato e il presente dello stesso Ursino risulta costellato da episodi violenti e sicuramente sempre molto poco chiari.