Legato e poi pestato da almeno sei persone. Massimo Ursino, dirigente provinciale di Forza Nuova di Palermo, è stato picchiato ieri sera in un vero e proprio raid punitivo. Poco dopo, ai giornali, è stata mandata in forma anonima una mail di rivendicazione dell'accaduto. Si legge nel messaggio di posta elettronica: "A pochi giorni dall'arrivo in città di Roberto Fiore, in città per un comizio a conclusione della campagna elettorale, Massimo Ursino - uomo di spicco e dirigente nazionale del partito Forza Nuova - è stato colpito in modo esemplare mentre passeggiava per le vie del centro.

E' stato bloccato, immobilizzato e legato con del nastro adesivo, poi lasciato a terra senza possibilità di fuggire".

Non finisce qui la rivendicazione, si parla ancora di minaccia fascista a Palermo e in Sicilia, ingigantita però secondo gli estensori del messaggio, perché alla fine si tratterebbe di persone non in grado di difendersi sotto i colpi ben assestati dell'antifascismo. Uomini di poco conto, insomma, che non sono in grado di difendere la propria incolumità, dunque non potrebbero mai essere capaci di difendere a attuare un programma politico.

A Palermo, fanno sapere nella mail, "esiste chi ripudia il fascismo" e non ha dunque alcun timore di schiacciarlo. Si parla degli esponenti di Forza Nuova come di persone tutto fumo e poco o niente arrosto.

"A Palermo non c'è spazio per il fascismo" concludono il comunicato coloro che hanno preso parte al raid o che, comunque, fanno parte dell'ala intransigente che vuole opporsi ai rigurgiti di fascismo con le botte.

Aggressione Ursino, perquisizioni negli ambienti dei centri sociali

In merito all'aggressione a Massimo Ursino, la polizia di Palermo ha messo in atto perquisizioni in tutta la città, in particolare negli ambienti dei centri sociali.

Nella notte sarebbero già scattati alcuni provvedimenti. Indaga pure la Digos. Il pestaggio è stato ripreso da una ragazza con il telefonino e poi messo online. Anche lei faceva parte del commando. Si tratta di immagini dure e si sentono le parole proprio della ragazza che cerca di non fare intervenire i passanti ripetendo che si tratta di uno scherzo.

Ursino, nel pestaggio, ha riportato una frattura al naso, ematomi al volto e in tutto il corpo, con sospetta lesione alla spalla. I medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale Civico di Palermo gli hanno dato 20 giorni di prognosi. Tanti gli interventi successivi all'aggressione avvenuta ieri intorno alle 19. A cominciare dai militanti di Forza Nuova, che hanno parlato di responsabili noti a tutti, anche al sindaco Leoluca Orlando.

Il primo cittadino ha diffuso un comunicato a tarda sera, ieri, condannando l'episodio di autentico squadrismo, metodo non giusto per combattere il neofascismo. Ma anche sinonimo della Politica di oggi, che ormai ha invaso la società civile, pure quella che vorrebbe combattere la violenza con la cultura, ma che alla fine utilizza gli stessi metodi di chi condanna.

Chi è il dirigente di Forza Nuova pestato a Palermo

Ma chi è Massimo Ursino, pestato nel raid punitivo a Palermo? Dirigente provinciale di Forza Nuova, sul sito di documentazione 'Cronache di ordinario razzismo' (da confermare), si parla del suo arresto nel 2011 per un'aggressione razzista del 2009 ai danni cinque ragazzi del Pakistan. Quel giorno, i cinque furono picchiati da un gruppo di almeno 15 persone, armate di bastoni.

Ursino è proprietario di un negozio di tatuaggi, a Palermo. Pochi giorni fa, era stato vittima di un'intimidazione. Qualcuno, infatti, aveva tentato di dare fuoco proprio al suo negozio. Ancora Ursino e informazioni su di lui: è uno dei protagonisti delle ronde sugli autobus di Palermo, questione che naturalmente aveva sollevato parecchie polemiche in tutta la città siciliana.