Scienza ed innovazione tecnologica continuano ad andare di pari passo, tanto che nei giorni scorsi è stato raggiunto un nuovo ed importante traguardo nel campo della medicina. Dopo l'installazione della prima mano bionica, adesso un team di medici è riuscito ad impiantare correttamente la retina artificiale, dispositivo che permetterà ad una donna non vedente di captare nuovamente le immagini. L'intervento è stato eseguito all'Ospedale San Raffaele di Milano e sembrerebbe piuttosto promettente, nonostante siano piuttosto elevati i fattori di rischio.

L'area interessata, infatti, è molto delicata e per questo motivo l'installazione è durata all'incirca 11 ore.

Cos'è l'occhio bionico

Una nuova speranza per chi soffre di malattie degenerative agli occhi è rappresentata dall'occhio bionico. Si tratta di una vera e propria retina artificiale attualmente prodotta da un'azienda tedesca, Retina Implant, la quale da circa 15 anni lavora nel campo della ricerca e dello sviluppo di dispositivi che possano migliorare la qualità della vita a chi purtroppo può rischiare la cecità. Grazie alle loro sperimentazioni, sono riusciti a creare un microscopico apparecchio che consente a chi soffre di retinite pigmentosa, o di altre patologie che compromettono la funzionalità degli occhi, di poter conservare il più a lungo possibile la vista.

Il dispositivo viene installato al di sotto della retina del soggetto operato, sostituendosi in tutto e per tutto all'attività delle cellule qui presenti, diventate inefficienti a causa della malattia. Con i suoi 3 millimetri di grandezza e i 1600 sensori, riesce a stimolare il cervello mediante segnali elettrici che si tramutano successivamente in immagini: in questo modo il soggetto con ridotte capacità visive avrà la percezione di ciò che gli si prospetta dinanzi senza l'ausilio di alcun dispositivo esterno.

Il segnale elettrico viene generato grazie al fotodiodo, il quale cattura la luce e genera l'impulso, ricreando così non solo la percezione della luce, bensì anche le sagome di eventuali persone od oggetti che rientrano nel campo visivo. Al momento, si tratterebbe del sistema di integrazione visiva più efficace ed innovativo mai sperimentato e, per questo motivo, è impiantato solo in particolari situazioni.

Milano, impiantata la prima retina artificiale

All'Ospedale San Raffaele di Milano è stata portata a termine, con successo, la prima installazione in Italia della retina artificiale. A dirigere l'intervento, che ha avuto una durata di ben 11 ore, è stata l'equipe di Marco Codenotti, che ha collaborato con l'operato e l'esperienza del dottor Antonio Giordano Resti. Secondo quanto dichiarato da Codenotti, quella dell'occhio bionico è stata una delle operazioni più complesse che si sia mai trovato ad affrontare: oltre ad installare il dispositivo al di sotto della cornea, i chirurgi hanno anche dovuto collocare sotto pelle un fascio di cavi collegati al microchip. L'intervento è stato eseguito in data 20 Gennaio 2018 su una donna di 50 anni affetta da retinite pigmentosa, una malattia degenerativa che colpisce la retina e l'epitelio.

Uno dei primi sintomi è rappresentato dalla scarsa visibilità notturna, che successivamente si evolve nel cosiddetto effetto cannocchiale: gradatamente, infatti, si perde la visione periferica, causata dal restringimento del campo visivo. Al momento, nessuna ricerca scientifica è riuscita ad identificare un trattamento medico che possa curare in maniera definitiva il progredire della malattia, anche se vi sono delle cure che possono rallentarla. Per questo motivo, la buona riuscita dell'operazione effettuata al San Raffaele di Milano ha creato una nuova speranza per tutte quelle persone la cui vista è particolarmente a rischio.