Henrik, nato Henri Marie Jean André de Laborde de Monpezat, noto ai più come il principe che voleva diventare re, si è spento ad 83 anni il 13 febbraio alle 23.18 a palazzo Fredensborg: residenza della famiglia reale a nord di Copenhagen, dove aveva espresso il desiderio di trascorrere i suoi ultimi momenti di vita. Henrik sposò la regina Margrethe II nel giugno del 1967 a Copenaghen, matrimonio dal quale sono nati due figli: il principe ereditario Frederik (49 anni) e il principe Joachim (48 anni).
Nato a Talence l'11 giugno 1934, nel dipartimento della Gironda in Francia, si trasferì in danimarca nel 1967 in vista del suo matrimonio e cambiò il suo nome da Henri al corrispettivo danese Henrik.
Mentre si trovava in Egitto a fine gennaio, i medici gli diagnosticarono una polmonite, costringendolo così al trasporto d'urgenza a Copenhagen, dove i test hanno rivelato in seguito un tumore al polmone sinistro. Anche se la biopsia ha confermato che era di natura benigna, un'infezione ha notevolmente peggiorato le sue condizioni al punto tale che lo scorso 9 febbraio, il primogenito principe Frederik si è precipitato a casa dalle Olimpiadi invernali per stare accanto al padre malato. Inoltre, il principe Henrik, era da tempo affetto da demenza senile.
Suocero della principessa Mary, con un viso gioviale e incorniciato da occhiali sobri, l'ottantatreenne Henrik aveva la reputazione di un bon-vivant amante della cucina, della poesia e del buon vino.
Un'immagine aurea in contrasto con il suo carattere irascibile, che in un paese che valorizza l'umiltà e la discrezione quale la Danimarca, a lungo andare ha inasprito i rapporti con lo stesso popolo danese. Non accettò in particolare mai di essere rimasto principe consorte della regina, esternando in tutti i modi la sua profonda delusione del mancato titolo di re quando sua moglie venne incoronata regina nel 14 gennaio del 1972.
Henrik ha parlato spesso con i media della sua frustrazione, ed è per questo motivo che la disaffezione tra lui e il popolo danese nel tempo è divenuta sempre maggiore, tanto da venire etichettato da quest'ultimo come arrogante e affamato di riconoscimenti.
La frase più forte: 'Se vuole seppellirmi con lei, deve farmi un re consorte'
Nell'agosto 2017 Henri affermò che, al momento della sua morte, non avrebbe voluto essere seppellito accanto a sua moglie nel sarcofago appositamente progettato per la cattedrale di Roskilde in Danimarca come da tradizione riservata alle coppie reali: "Mia moglie ha deciso di essere regina, e sono molto contento di questo", ha affermato, "ma come persona, deve sapere che se un uomo e una donna sono sposati, allora sono uguali. Mia moglie non mi ha mostrato il rispetto che una moglie normale dovrebbe mostrare al marito. Se vuole seppellirmi con lei, deve farmi un re consorte." La linea di successione al trono di Danimarca fa riferimento alla legge di successione che limita il trono ai discendenti legittimi del re Cristiano X di Danimarca e di sua moglie.
Basato sul criterio di preferenza degli eredi maschi, dal giugno 2009 la legge è stata modificata, perciò la successione spetta al primogenito, indipendentemente dal genere. Henrik, quale consorte della regina, non aveva diritto al titolo di re. La speculazione montata all'inizio dell'anno scorso vuole che la regina Margrethe II abdichi al trono. Se ciò accadesse Frederik sarebbe il prossimo in linea di successione; la sua consorte principessa Mary di Danimarca, 46 anni, Australiana e, come verrebbe definita dai più, una "persona comune", potrebbe così diventare la prossima regina di Danimarca.
'La poesia ci avvicina alla vera natura del mondo, nella poesia possiamo affrontare le questioni eterne come l'amore, la solitudine e la morte'
Henrik aveva un'affinità profonda con la poesia; rigorosamente nella sua lingua madre, il francese. Molte delle quali pubblicate in varie raccolte nel corso degli anni. "Vedo la poesia come un'opportunità di immersione in un tempo superficiale dominato da notizie e intrattenimento che ci rende senza radici e irrequieti", ha dichiarato l'uomo quando era in vita. "La poesia ci avvicina alla vera natura del mondo, nella poesia possiamo affrontare le questioni eterne come l'amore, la solitudine e la morte". Emmanuel Macron è il primo ad esprimere la sua vicinanza alla famiglia reale Danese, rendendo omaggio al defunto Henri e ricordando, per l'appunto il suo amore per la poesia e l'impegno nel promuovere "l'amicizia lunga e inalterabile tra Francia e Danimarca", come si legge nella nota ufficiale dell'Eliseo.