E' una storia diversa di integrazione, una storia di un successo, quella del 31enne di origine marocchine Rachid Khadiri Abdelmoula. Domani Rachid si presenterà di buon'ora al Politecnico di Torino per discutere la sua tesi di laurea. Una laurea di tutto rispetto: Ingegneria civile con specializzazione in Strutture. Ma nel suo passato ci sono anni di strada, in cui Rachid ha venduto accendini ai passanti, anche a quegli studenti che pian piano sono diventati i suoi colleghi. Già lo aveva annunciato, 5 anni fa, quando prese la triennale, che voleva continuare e così è stato.

Un sogno inseguito con coraggio e con determinazione, che adesso si realizza.

La tesi sui nanomateriali

La tesi del "vucumprà" riguarda le strutture di cemento addizionate di nanomateriali e il ragazzo, per completarla ha lavorato presso la sede elvetica della Cemex, una multinazionale nel campo dei materiali da costruzione. Rachid ha sperimentato nuove tecnologie aggiunte al cemento e alla malta, soprattutto i nanomateriali di nuova generazione. Il laureando è cittadino italiano da diversi anni: senza la cittadinanza non avrebbe potuto portare avanti la sua tesi sperimentale in Svizzera, che, com'è noto, ha misure molto restrittive. Rachid è in Italia da 20 anni, da quando ne aveva 11 ed era arrivato via Gibilterra in Europa.

I suoi fratelli si trovavano a Torino ed è per questo che la famiglia li ha raggiunti. Una volta a Torino il ragazzo ha frequentato le scuole medie e l'isituto tecnico, per poi approdare all'università.

Dagli accendini ai colloqui aziendali

Durante questo periodo non ha mai smesso di lavorare, anche se il suo lavoro consisteva nel vendere souvenir e accendini per strada.

Anche negli ultimi tempi Rachid ha continuato la sua attività, per portare qualche soldo a casa e pagarsi gli studi e anche perchè "per strada" si è fatto molti amici. Da domani inizierà a sostenere dei colloqui con le aziende con cui ha contatti sin dai tempi della triennale e che operano nel campo delle costruzioni. Un campo in cui ormai Rachid ha un futuro assicurato, vista la sua conoscenza delle innovazioni dei materiali e dell'industria.

Il suo sogno è quello di realizzare delle strutture monitorabili grazie ai materiali usati, senza la necessità di usare dei sensori. Rachid vorrebbe rimanere in Italia ma è pronto a viaggiare perchè le aziende con cui aspira a lavorare operano in tutto il mondo.

Ha detto no al Grande Fratello

Nel 2014 Rachid era stato contattato dagli autori del "Grande Fratello" per partecipare come concorrente al reality, ma il neo ingegnere ha rifiutato, infischiandosene della popolarità. A chi gli chiedeva come mai avesse rinunciato, rispondeva che il suo sogno troppo più grande per "bruciarlo" con una partecipazione ad un programma secondo lui abbastanza diseducativo. Non sono effimeri i valori di Rachid, che ritiene che solo lo studio e il lavoro duro, insieme ai sacrifici possano portare alla vetta. Una vetta conquistata che gli lascia un solo rimpianto: quello di non poter più incontrare le persone per strada, di parlare "faccia a faccia".