L'Italia ha il suo primo senatore di colore e si tratta di un politico della Lega Nord, precisamente del 62enne Toni Iwobi. Come riportato da un articolo pubblicato sul sito web de La Repubblica, il politico di origine nigeriana milita nella Lega da più di 25 anni e si è laureato in informatica negli anni 70. Inoltre, il neosenatore leghista fa di professione l'imprenditore ed è sposato con una donna della Bassa bergamesca, con cui ha avuto due figli. Oltre a ciò, c'è da segnalare che Iwobi è arrivato in Italia grazie a un permesso di soggiorno ottenuto per motivi di studio.

Il senatore leghista: 'Siamo a favore dell'immigrazione controllata e contro quella clandestina'

Toni Iwobi non ha mai fatto mistero della sua drastica avversione all'attuale immigrazione di massa. Il neo-senatore della Lega Nord ha sostenuto più volte di essere a favore di un'immigrazione controllata e regolare, mentre di avversare quella illegale e clandestina. Come scritto nel già citato articolo pubblicato su La Repubblica, Iwobi ha ribadito che la Lega non è contro le persone, ma contro il fenomeno dell'irregolarità in sé. Commentando la notizia della nomina di Iwobi, su Facebook Salvini ha scritto che il razzismo oggi starebbe solo a sinistra.

La Kyenge: 'Complimenti a Iwobi, ma il razzismo leghista non scompare con questa nomina'

La notizia della nomina di Iwobi è stata commentata da alcuni esponenti del mondo della Politica, tra cui l'ex ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge. Sui social, la politica di origine congolese si è complimentata con il senatore della Lega Nord e si è augurata di poter collaborare in un percorso comune che porti alla costruzione di un'Italia maggiormente accogliente verso i migranti.

Inoltre, come affermato in un'intervista rilasciata al sito web 'Lettera 43', la stessa Kyenge ha dichiarato che la nomina di Iwobi non nasconde il passato e il 'presente razzista' di alcuni politici della Lega e dello stesso leader del partito Matteo Salvini.

Oltre a ciò, l'ex ministro dell'Integrazione ha ribadito che già in passato la Lega Nord aveva "sbandierato" la candidatura di sindaci di origine africana e ha sostenuto che prima della Lega anche altri partiti avevano comunque candidato politici di origine africana, anche se non al Senato. Su ciò, la Kyenge ha ricordato i casi della forzista Souad Sbai e del piddino Khalid Chaouki, senza dimenticare quello di Touadi e la sua stessa candidatura per il PD.