Una tragedia che colora di nero la cronaca calabrese: qualche giorno fa è stato trovato il corpo di Rocco Cutrì ancora nel suo letto di casa. La vittima è stata uccisa con un singolo colpo alla testa inferto dalla moglie Maria Giuseppina Barca con una roncola. La donna avrebbe commesso l'omicidio mentre il coniuge era ancora immerso nel sonno, ma i motivi del suo terribile gesto, al momento risultano ancora ignoti.

Ad ogni modo, gli inquirenti stanno valutando diverse ipotesi, legate a presunti trascorsi violenti della famiglia e a dei collegamenti mafiosi con la 'ndrangheta (il suocero di Cutrì era, infatti, Carmine Alvaro, esponente della mafia calabrese).

Le due aggravanti forniscono, infatti, all'uxoricida, diversi motivi per le sue azioni: nella famiglia, circa 10 anni fa, viveva Domenico, il figlio venuto a mancare durante una lite sfuggita di mano. Se non è stato il movente, questo dramma sarebbe comunque alla base dell'astio tra marito e moglie, rispettivamente di 71 e 63 anni.

L'omicidio familiare

L'omicidio familiare è, probabilmente, uno dei crimini più aberranti e difficili da comprendere fino in fondo, ma nonostante ciò la maggior parte degli assassinii si consuma proprio tra le mura di casa. Un dato sconcertante: basti pensare che, nel 2016, circa il 70% dei delitti è stato a carattere familiare. Una statistica che procede in direzione opposta rispetto a quelli che dovrebbero essere i valori del matrimonio e della convivenza, eppure sembrerebbe proprio che l'amore e l'odio non siano due realtà così lontane in casa.

La Psicologia ha sempre indagato i contesti familiari, specialmente quelli con forti sentimenti ambivalenti come questo, per capire come l'amore e l'odio si distribuiscano nella quotidianità.

Odi et Amo

Fu proprio il celebre autore Catullo a dire "Odi et Amo", ovvero "la odio e la amo", riferito alla sua donna, Lesbia. Con questo epigramma, il poeta latino si fa capostipite della relazione bivalente, del duplice sentimento che lui stesso accorpa come unico: Catullo ama e odia la sua donna allo stesso tempo.

Così come l'autore, migliaia di persone vivono sentimenti contrastanti verso il proprio partner, nonostante gli anni di relazione o la costruzione di una famiglia completa. Quando un compagno o entrambi iniziano ad odiare il proprio rapporto, spesso viene presa in considerazione la separazione, ma questa non è una soluzione possibile per chi continua ad essere legato sentimentalmente al proprio partner.

Com'è possibile questo? Come possono due sentimenti così lontani coesistere nella stessa persona? La psicologia cerca delle risposte indagando la natura irrazionale dell'amore, come questo sentimento non possa essere controllato, gestito come gli altri. L'amore, inteso come impulso, è un fattore distraente, discosta le persone da quello che sarebbe il loro normale modo di agire, tuttavia con il passare degli anni può volatilizzarsi nella routine e nella monotonia. Questo sentimento necessità di continui stimoli, essendo irrazionale ed impulsivo: a causa della mancanza di input, il "fiore" appassisce nel tempo, e rimane soltanto un barlume del sentimento iniziale.

Non si ama più e non ce ne si rende nemmeno conto, è un cambiamento che avviene troppo lentamente per avvertirne il passaggio.

Defunto l'amore, una famiglia vivrà mille difficoltà mai viste prima, specialmente come nel caso della famiglia Cutrì, caratterizzata da numerosi episodi di violenza, già presenti prima della morte del figlio.