Sono trascorsi pochi giorni dal 4 marzo e, mentre tra vincitori e vinti iniziano le schermaglie per trovare la formula giusta per dare un governo al paese, c’è chi vorrebbe già beneficiare delle proposte avanzate dai partite in sede di campagna elettorale. Il movimento 5 stelle ha inserito tra i venti punti del suo programma il reddito di cittadinanza. Un sussidio da 780 euro che, secondo quanto annunciato dai pentastellati, dovrebbe essere riservato ai disoccupati o a chi percepisce un reddito al di sotto della soglia di povertà. Tra i requisiti necessari per accedere al contributo, oltre ad essere cittadino italiano, ci sono l’iscrizione ai centri per l’impiego, accettare uno dei primi tre lavori che verranno offerti, prendere parte a progetti utili per la collettività per un massimo di otto ore e partecipare a corsi di aggiornamento e formazione.
Al momento si tratta di pura teoria in quanto devono ancora insediarsi le Camere e, soprattutto, devono ancora iniziare le consultazioni del presidente della Repubblica per decidere a quale formazioni o coalizione politica affidare l’incarico di governo.
Tra equivoci e moduli su Facebook
Nonostante la situazione di incertezza secondo quanto riferito da alcuni quotidiani sarebbero già diversi i CAF (centro di assistenza fiscale) presi d’assalto dai cittadini per il modulo di cittadinanza. In particolare sono stati segnalati i casi di Bari e Giovinazzo (ma anche in Basilicata e Sicilia) dove numerosi residenti avrebbero chiesto lumi in merito. Il sindaco del comune pugliese ha riferito che i cittadini avrebbero contatto gli uffici di palazzo di città perché non soddisfatti dalle informazioni fornite dai Caf.
Ad alimentare ulteriormente gli equivoci un modulo per la richiesta del reddito di cittadinanza che da qualche giorno circola su Facebook e Twitter. Un documento che probabilmente ha tratto in inganno i meno informati.
'Si tratta di casi isolati'
La questione ‘reddito di cittadinanza’ ha acceso il dibattito sul web dove non sono mancati scontri accesi con il confronto tra nord e sud che è tornato prepotentemente d’attualità.
A ridimensionare la notizia ci ha pensato Massimo Bagnoli su Il Fatto Quotidiano. Il coordinatore della Consulta dei Caf ha affermato che sono isolati i casi in cui vengono chieste informazioni sul reddito di inclusione. ‘C’è stato un forte incremento delle richieste di Isee per ottenere il reddito di inclusione’.