Stanno facendo discutere alcune presunte opinioni del presidente Trump, riportate dal sito d'informazione statunitense "Axios", in merito alla futura politica sulle droghe che vorrebbe adottare. Secondo i media, infatti, in più occasioni il presidente americano avrebbe lodato le aspre leggi di alcuni paesi orientali (come Singapore o le Filippine dove, ricordiamo, è in corso una vera e propria guerra contro chi consuma e vende droga) che prevedono la pena di morte per gli spacciatori, che il tycoon considera alla pari dei serial killer e che, pertanto, dovrebbero essere puniti allo stesso modo.
Ovviamente, questa legge non potrebbe essere applicata negli Stati Uniti, ma le probabili intenzioni di Trump fanno pensare ad un imminente giro di vite in arrivo sul problema legato alla droga, con una regolamentazione più rigida rispetto a quella attuale, che comprenderebbe anche una più ampia campagna di sensibilizzazione della popolazione, a partire dalle scuole.
L'emergenza oppioidi negli Stati Uniti
Intenzioni di Trump a parte, è evidente che, attualmente, negli USA sia in corso una vera e propria emergenza oppioidi, con i media americani che ormai parlano di "opioid epidemics". Il problema, però, non riguarda solo oppio, eroina e morfina, ma soprattutto alcuni potenti derivati artificiali, abitualmente utilizzati come analgesici.
Tra tutti spicca l'ormai famoso Fentanyl, che ha provocato la morte anche di alcune celebrità come Michael Jackson e, più di recente, Dolores O'Riordan.
Il paradosso è che questi farmaci sono del tutto legali e prescritti regolarmente, e in molti casi forse anche con troppa leggerezza da parte dei medici. Il risultato è che oggi, negli Stati Uniti, ci sono due milioni di cittadini dipendenti da oppioidi.
Drammatici anche i numeri che riguardano le morti per overdose che sono in costante crescita, e che ormai superano le incredibili cifre di 60.000 decessi annuali, l'80% dei quali proprio a causa di oppioidi.
In particolare, c'è un dato che fa comprendere quanto si stia diffondendo questa piaga: l'overdose oggi, negli Usa, rappresenta la prima causa di morte sotto i 50 anni, superando persino gli incidenti stradali.
Un ulteriore dato interessante riguarda l'identikit del tossicodipendente americano da oppioidi: sotto i 40 anni, bianco e appartenente al ceto medio. Insomma, si tratta di una vera e propria catastrofe sociale e sanitaria, con il presidente Trump che, nell'autunno del 2017, ha addirittura indetto uno stato d'emergenza durato 90 giorni.