Ci troviamo a Salerno, dove negli ultimi giorni è stato portato in caserma dai carabinieri il presunto assassino di Antonio Alexander Pascuzzo, il 18enne di cui si erano perse le tracce nella notte tra il 6 ed il 7 aprile scorsi. Il corpo del giovane Pascuzzo è stato rinvenuto nella giornata di ieri, 14 aprile 2018, in una zona non troppo distante dal centro abitato di Buonabitacolo con ferite evidenti di arma da taglio (le stesse ferite che hanno causato la morte del ragazzo). Ben sette ferite di arma da taglio all'altezza del petto e dell'addome, una serie di coltellate scagliate con furia ed ira da una mano che poteva essere considerata quasi amica.

L'assassino di Antonio Pascuzzo è stato fermato dai militari appena qualche ora dopo il ritrovamento del cadavere. L'identità dell'omicida, un coetaneo della vittima, non è stata ancora divulgata in maniera pubblica, ma le indagini ed il lungo interrogatorio della scorsa notte sono riuscite a portare alla luce la macabra verità: un omicidio consumatosi per colpa della marijuana.

18enne ucciso con 7 coltellate al petto a causa della marijuana

Le notizie trapelate nelle ultime ore puntano l'attenzione sulla figura di un ragazzo che da qualche settimana lavorava come apprendista macellaio all'interno di una delle macellerie della zona. Un'abitudine di maneggiare spesso i coltelli che, a quanto pare, è costata la vita ad un suo coetaneo.

Ben sette coltellate all'altezza del petto, ma l'autopsia, che sarà effettuata nella giornata di domani, potrebbe portare alla luce la reale causa della morte. La procura ha avviato il fermo nei confronti dell'assassino, appena maggiorenne ed incensurato, con l'accusa di omicidio premeditato e volontario con successivo occultamento di cadavere e depistaggio, aggravato dalla futilità delle motivazioni utilizzate per compiere il reato.

Secondo quanto specificato dai carabinieri locali, l'assassino si sarebbe scagliato contro la vittima, uccidendola, solo per entrare in possesso di un quantitativo modesto di marijuana. Un omicidio che ha spinto il giovane omicida a trascinare il corpo senza vita del coetaneo per oltre 50 metri, gettandolo in un piccolo burrone non molto distante dal centro abitato del paesino.

La vittima, secondo le dichiarazioni degli inquirenti, non era nuova alle forze dell'ordine per piccoli reati commessi in precedenza. L'assassino di Antonio si trova adesso all'interno del carcere di Potenza.