Matteo Vinci, 42 anni, ex rappresentante di medicinali e candidato sindaco della cittadina di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, è morto ieri in località Cervolaro. Ad ucciderlo, bruciandolo vivo, è stata una bomba piazzata nella sua auto, una Ford Fiesta alimentata a metano. Ferito nell’attentato anche il padre di Matteo, Francesco Vinci di 73 anni. Gli inquirenti indagano alla ricerca del movente, degli esecutori materiali e dei mandanti del feroce omicidio, ma i primi riscontri lasciano pensare ad una vendetta di ‘ndrangheta. Il territorio di Limbadi, infatti, è il regno della famiglia Mancuso, una delle ‘ndrine calabresi più potenti, anche a livello globale.

Pare che i Vinci avessero avuto delle furiose discussioni proprio con i Mancuso per problemi legati ad alcuni terreni confinanti e che avesse rifiutato le offerte dei vicini di acquistare il suo podere. Ma vediamo quali famiglie di ‘ndrangheta sono presenti nel territorio vibonese.

La relazione della Dia sulla ‘ndrangheta di Vibo Valentia

Per avere un quadro chiaro della divisione del territorio di Vibo Valentia tra le cosche di ‘ndrangheta bisogna consultare le relazioni prodotte dalla Direzione Investigativa Antimafia (Dia). Quella più recente risale al secondo semestre del 2016 e conferma la ‘reggenza’ del territorio da parte della famiglia Mancuso, che ha la sua base operativa proprio a Limbadi, ma che opera in tutto il mondo, soprattutto nella provincia di Milano e in Lombardia

Le cosche di Vibo città

Oltre ai Mancuso, sono tante le ‘ndrine che controllano il territorio vibonese.

A Vibo Valentia città ci sono i Lo Bianco-Barba, i Fiorillo e i Mantino-Tripodi (insediati anche a Vibo Marina). Tutte famiglie che possono vantare ramificazioni oltre i confini calabresi.

La ‘ndrangheta nel resto del territorio vibonese

Oltre al capoluogo, tutti i paesi della provincia di Vibo Valentia, come da buona tradizione di ‘ndrangheta, hanno i loro clan.

Sulla costa vibonese, gli Accorinti-Fiammingo la fanno da padroni a Briatico, i La Rosa comandano a Tropea, mentre tra Francavilla Angitola e Pizzo operano i Fiumara e i Cracolici-Manco. Andando verso l’interno, nel territorio delle Serre (Soriano, Sorianello e Gerocarne) si registra addirittura una faida in atto tra la famiglia Loielo e il gruppo Emanuele-Ciconte-Idà.

Spostandoci nel comune di Filadelfia troviamo gli Anello-Fruci. Nei territori di Stefanaconi, Sant’Onofrio e Maierato si muovono le famiglie Bonavota, Petrolo, Patania e Lo Preiato. Spostandoci a sud della provincia, a Serra San Bruno ci sono i Vallelonga, mentre a Mileto opera il gruppo Pititto-Prostamo-Galati, impegnato nel traffico internazionale di stupefacenti insieme ai Fiarè-Gasparro-Razionale, famiglie di ‘ndrangheta insediate tra San Gregorio d’Ippona e San Calogero.