Nicolay Vivacqua (19 anni) era un ragazzo abitante a Pisa. Il giovane ha trovato la morte dopo aver dato fuoco ad un'auto assieme ad un altro ragazzo. Subito dopo è fuggito sui binari della linea ferroviaria, venendo travolto ed ucciso. Il fattaccio è accaduto lo scorso 21 Dicembre. Giorgio Vivacqua, padre del 19enne, non ha più lacrime da versare, troppo il dolore, troppo il male che ha ricevuto lui ed il suo stesso figliolo che ora non c'è più. L'uomo ha dichiarato: 'Nicolay era un bravo ragazzo. Si era diplomato e faceva lo stage come cameriere.
Non abbiamo mai capito perché avesse incendiato l'auto di quell'uomo'. Già, perché quell'incendio? Perché un atto simile da parte di un ragazzo perbene?
Nicolay Vivacqua: la vendetta contro l'orco
Nicolay Vivacqua è morto travolto da un treno lungo i binari della stazione ferroviaria. Poco prima, il 19enne aveva appiccato il fuoco ad un'auto assieme ad un altro ragazzo. Ora si comprende perché del gesto di Nicolay. La polizia ha informato il padre del giovane che l'auto incendiata apparteneva ad un pedofilo che in passato aveva molestato lo stesso Nicolay. Quest'ultimo si sarebbe dunque vendicato dell'orco, assieme ad un altro ragazzo, anche lui vittima del predatore sessuale. I due, dopo aver scoperto di essere stati abusati da bambini da quella persona, avevano deciso di punirla.
Purtroppo, una sorte scellerata ha posto fine alla giovanissima vita di Nicolay.
Quella sera del 21 Dicembre
Torniamo a quella sera del 21 Dicembre. Dopo aver appiccato il fuoco all'auto del pedofilo, i due ragazzi si allontanarono , fino a giungere a dei binari del treno. Il diciannovenne, per non farsi riconoscere, indossava un casco sulla testa.
Forse proprio per questo motivo non aveva sentito l'arrivo del convoglio, che ne ha poi causato la morte. Come leggiamo dal settimanale Giallo, fu proprio il suo amico a chiamare i soccorsi. Intanto, Giorgio, padre di Nicolay, continuava a chiamare il figlio sul cellulare. Erano le 5 e l'uomo si era accorto che suo figlio non era ancora rincasato, iniziando a preoccuparsi.
Alle 9, il signor Vivacqua aveva ricevuto la visita dei poliziotti, i quali gli avevano informato della tragedia avvenuta e di come Nicolay avesse incendiato una vettura. La polizia aveva chiesto al genitore del ragazzo il perché di tale comportamento. Giorgio, ovviamente, non aveva saputo dare alcuna spiegazione. Tre mesi dopo, il padre di Nicolay è stato informato della triste verità.
L'incendio ha accelerato le indagini
L'incendio doloso appiccato da Nicolay ed il suo amico ha permesso di accelerare le indagini sul pedofilo, proprietario dell'auto bruciata. Costui si chiama Piero Costia (75 anni) pensionato e residente anche lui a Pisa. Alla fine è stato arrestato. Gli inquirenti hanno dichiarato: 'Quell'uomo, sei anni fa, ha abusato di quattro giovani che all'epoca dei fatti erano quasi tutti tredicenni.
L'attività investigativa era già in atto grazie alla denuncia di un giovane marocchino, oggi maggiorenne, che aveva raccontato degli abusi subiti da parte di quell'uomo'. Giustizia è fatta, ma troppe le persone che hanno sofferto per le azioni del Costia, con un altrettanto triste epilogo: la morte di Nicolay.