Il ministro degli Affari esteri, Angelino alfano, ieri a Parigi per partecipare alla conferenza "No money for terror", riguardante la lotta al finanziamento del terrorismo. Un vertice, programmato alla sede dell'Ocse, per incrementare l'impegno della comunità internazionale nelle azioni di contrasto al terrore, con particolare attenzione rivolta all'analisi delle risorse del finanziamento dei gruppi di carattere terroristico, in maniera specifica "Al Qaida" e "Daesh". Al centro della discussione i metodi di finanziamento dell'estremismo violento e del terrorismo: in primo piano la propaganda attraverso internet, le attività di riciclaggio, il cosiddetto dirottamento di fonti legali.

Spazio anche allo scambio d'informazioni, all'intelligence finanziaria, agli aspetti giudiziari, alla collaborazione in ambito penale e al rafforzamento degli organismi internazionali che operano nel settore. Complessivamente circa cinquecento gli esperti e ottanta i ministri in rappresentanza di oltre settanta paesi impegnati nella conferenza parigina. Non meno preoccupante viene definito, da più parti, anche il fenomeno del "microfinanziamento" del terrorismo, che avviene con modiche cifre ma in quantità rilevanti. "Al Qaida", nata nel 1988 nel corso della guerra in Afghanistan. è stata classificata come terroristica da diversi Paesi, dall'Austria all'India, dal Canada al Giappone, dalla Russia alla Svizzera.

Daesh, in attività dal 2006, si basa su un'ideologia politica che affonda radici nel passato.

L'Ocse

All'Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, aderiscono paesi sviluppati, che hanno in comune un'economia di mercato. L'Ocse svolge principalmente un ruolo d'assemblea consultiva, che offre occasioni d'incontro e confronto di esperienze di carattere politico, per il superamento di problemi comuni, la condivisione di pratiche commerciali e il coordinananento di politiche internazionali.

La struttura dell'Ocse comprende un consiglio formato da un rappresentante per ogni paese. Attivi anche un comitato esecutivo, gruppi di lavoro, delegazioni permanenti e un segretariato internazionale. Il segretario generale, dal 2006, è Angel Gurria. Sono 35 i membri attivi all'Ocse. Paesi mebri fondatori: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Novergia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Territorio libero di Trieste.

Paesi che hanno aderito dopo: Repubblica federale tedesca, Spagna, Canada, Usa, Giappone, Finlandia, Australia, Nuova Zelanda, Messico, Repubblica Ceca, Corea del Sud, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Cile, Estonia, Israele, Slovenia e Lettonia.

Il ruolo preminente dell'Italia

Il Consiglio dell'Ocse - che è stato istituito con convenzione firmata nel 1960 - è un organo politico e decisionale, con un obiettivo di carattere strategico, che può adottare anche decisioni vincolanti, e approva il programma di lavoro dei comitati di settore. Si punta anche allo sviluppo dei Paesi non membri. Per quanto riguarda l’obiettivo della “Formazione” e del “Capacity building”, l’Italia ha assunto un ruolo preminente quale polo formativo dell'Ocse grazie a tre centri che hanno sede nel nostro Paese.

Il più datato è quello di Trento, dedicato alla formazione nell'ambito delle piccole e medie imprese. Il Centro istituito nel 2012 presso la Reggia di Caserta, nella sede di rappresentanza della Sna, ha pure l’obiettivo di fornire un sostegno alle Pubbliche amministrazioni dei Paesi arabi.