Uno scandalo senza precedenti sta travolgendo l’Accademia Reale Svedese, l’istituzione che ogni anno sceglie a chi assegnare il Premio Nobel per la Letteratura. Una brutta storia di Molestie, risalente al 2006, che addirittura vedrebbe come vittima la principessa Victoria, futura erede al trono del Paese scandinavo. Non era mai accaduto che una vicenda di abusi arrivasse a coinvolgere direttamente un membro di una famiglia reale. Sebbene si mantenga il massimo riserbo sull’accaduto, dopo le indiscrezioni apparse sui più importanti organi di stampa nazionale e in Francia su L’Express, in molti lasciano trapelare che, per la gravità dei fatti, quest’anno l’ambito riconoscimento potrebbe addirittura non essere conferito.

Un intellettuale molto potente

Al centro della vicenda – su cui starebbe indagando anche la Säpo, la polizia segreta svedese – ci sarebbe il 71enne Jean-Claude Arnault, fotografo ed intellettuale francese, marito di Katarina Frostenson, poetessa che fa parte dell’Accademia. L’uomo, che vive da quarant’anni a Stoccolma, pur non essendone un membro è considerato uno dei personaggi più influenti dell’istituzione, di cui dirige anche l’importante succursale parigina. Ma negli ultimi mesi, sull’onda del movimento #MeToo, sono improvvisamente venute alla ribalta diverse accuse contro Arnault, che nel tempo avrebbe compiuto abusi e violenze carnali contro almeno 18 donne, sfruttando il suo ruolo di prestigio nell’ambiente culturale: nessuno comunque sospettava che tra le vittime potesse esserci anche la principessa ereditaria Victoria, figura amatissima in Svezia per la sua vicinanza al popolo – ha sposato un uomo comune e non un nobile – e per le attività filantropiche da lei svolte.

Lo scandalo per le molestie all’erede al trono

Secondo il quotidiano svedese Svenska Dagbladet nel 2006 il fotografo avrebbe palpeggiato la principessa Victoria, che sarebbe stata subito soccorsa da una delle sue assistenti. La vicenda, così come le altre che riguardavano l'intellettuale, sarebbe rimasta nascosta per anni, complice il clima di reticenza che regnava nell’Accademia Reale, che avrebbe coperto a lungo i comportamenti di Arnault, visto che i primi tra i numerosi episodi di molestie di cui è accusato risalirebbero addirittura al 1996.

In seguito allo scandalo alcuni membri della prestigiosa istituzione hanno deciso di abbandonare il comitato, perché era venuta meno la sua “integrità morale”. In particolare tre giurati, Klas Ostergren, Kjell Espmark e Peter Englund hanno dichiarato che non parteciperanno più ai lavori dell’Accademia per protesta contro la decisione di non rimuovere la moglie di Arnault, che è rimasta a lungo in silenzio, prima di essere definitivamente costretta a lasciare, insieme alla presidente, Sara Danius.

Essendo questo un incarico a vita, le dimissioni non hanno valore: ma l’assenza di un numero cospicuo di partecipanti alla scelta, a seguito di questi scandali, mette seriamente a rischio l’assegnazione del prossimo Nobel per la Letteratura, per la prima volta dai tempi della seconda guerra mondiale.