Antonio Alexander Pascuzzo era scomparso la sera del 6 aprile dalla sua casa di Buonabitacolo, un piccolo centro nella provincia di Salerno. Da subito i familiari avevano dichiarato che il giovane si era allontanato con la scusa di andare a comprare le sigarette, dopo aver ricevuto una telefonata. Le ricerche sono state affannose sin dalla sera stessa dell'allontanamento. Tutti speravano di riabbracciare Antonio, appena diciottenne. Gli appelli dei familiari si sono sprecati, e solo oggi, a distanza di due settimane, si è capito che è stato tutto inutile.
Antonio Alexander è morto la sera stessa del 6 aprile. A ucciderlo, con 7 coltellate, mirate e che non gli hanno lasciato scampo, un suo concittadino Karol Lapenta, macellaio e coetaneo di Pascuzzo. Il corpo di Alex è stato nel pomeriggio del 14 aprile ritrovato in una scarpata, tra le montagne e i sentieri che conosceva bene, dai volontari della Protezione Civile.
Il killer sul luogo del delitto: 'Cosa è successo?'
Polizia, carabinieri e volontari della Protezione Civile hanno scandagliato profondamente ogni angolo della zona per cercare di riportare il 18enne a casa, fino al tragico epilogo, con il ritrovamento del cadavere. Quando il corpo ormai senza vita di Alex è stato individuato in una scarpata, la zona è stata subito raggiunta da un piccolo gruppo di curiosi.
Tra loro si nascondeva anche Lapenta, arrestato poi poche ore dopo, che apparentemente incredulo chiedeva: "Cosa è successo?". Il 18enne di origini albanesi, ma cresciuto a Buonabitacolo, è stato poi arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Poche ore dopo, Lapenta ha confessato, alla base del'efferato crimine ci sarebbero questioni legato al piccolo spaccio di stupefacenti.
Attualmente è rinchiuso nel carcere di Potenza.
I risultati dell'autopsia
Il corpo senza vita del giovane Pascuzzo è tuttora a disposizione degli inquirenti, ma è stata fissata la data per dei funerali, previsti per il prossimo martedì 24 aprile, alle ore 16, i funerali nella chiesa Santissima Annunziata di Buonabitacolo. Nella giornata di ieri, intanto, sono state rilasciate le prime indiscrezioni in merito ai risultati dell'autopsia, effettuata dal dottor Adamo Maiese alla presenza del consulente di parte Gennaro Sammartino.
Ad uccidere Alex sono state 7 coltellate, di cui una, fatale, al cuore. Inferta con una violenza tale da oltrepassare la gabbia toracica e fuori uscire dalla schiena. La morte sarebbe sopraggiunta dopo diversi minuti di agonia, mentre Lapenta, probabilmente credendolo già morto, lo stava trascinando per gettarlo nella scarpata dove poi è stato ritrovato.