Appena due giorni fa gli Stati Uniti, la Francia e l'Inghilterra hanno lanciato un attacco missilistico contro alcuni obiettivi in Siria al fine di distruggere stabilimenti di produzione di armi chimiche. Ben 76 missili su 105 hanno abbattuto il Centro di Ricerca Barzah di Damasco, creduto essere il centro di produzione e collaudo di armi biologiche e chimiche. Questo edificio per gli occidentali era così importante che ci hanno sparato sopra circa il 70% di tutti i missili sparati, al fine di punire Assad e i suoi crimini.

Il documento dell'OPAC

Le immagini del sito del centro di ricerca abbattuto, grazie ai media, hanno fatto il giro del web al fine di dimostrare l'efficacia dell'operazione militare. In tutta questa storia però qualcosa non torna, l'istituto di ricerca che è stato raso al suolo è stato oggetto di indagine da parte dell'OPAC (Organizzazione per la proibizione delle Armi Chimiche) nei mesi precedenti, e hanno redatto e pubblicato anche tre documenti sulla base dei loro rilievi. La prima ispezione c'è stata nell'Aprile del 2017 in cui prelevarono dei campioni per poi mandarli a dei laboratori designati della stessa organizzazione. La seconda ispezione ci fu nel Febbraio di quest'anno in cui vennero sempre prelevati altri campioni e inviati ad altri due laboratori, sempre indicati dall'organizzazione.

Il 23 Marzo 2018, finalmente arrivano i risultati che poi vengono pubblicati: l'analisi condotta su tutti i campioni prelevati a seguito delle ispezioni al sito non hanno trovato la presenza di sostanze chimiche e nessun'altra attività non compatibile con la Convenzione. Questo vuol dire che già da diverso tempo prima del bombardamento, l'OPAC, aveva pubblicato che nel Centro di Ricerche bombardato non c'era nulla che potesse riportare alla fabbricazione di armi biologiche, chimiche o alla loro detenzione.

Altre ipotesi

Perché allora si è voluto bombardare un edificio che era appena risultato pulito da qualsiasi contaminazione chimica ? Speriamo che non sia stato utilizzato come pretesto, utilizzando una rappresaglia per motivi umanitari per camuffare invece un atto di guerra nei confronti di uno Stato sovrano. In merito a questo episodio, ovvero della distruzione del Centro di Ricerca, i fatti e le prove sono incontrovertibili: è stato attaccato un edificio che nulla aveva a che fare con la produzione di arsenale chimico. La guerra in Siria potrebbe trasformarsi prima di tutto in una guerra contro la verità.