Le accuse nei loro confronti sono pesantissime: duplice tentato omicidio in concorso, rissa e porto ingiustificato di coltello. Davide Demurtas, 23 anni e Enrico Deiana (22), entrambi residenti a Tortoli, sono stati arrestati dai Carabinieri la scorsa mattina dopo una lunga serie d’indagini certosine, che hanno permesso ai militari di ricostruire che cosa accadde nella notte tra il primo e il due luglio dello scorso anno. Quella sera infatti nel campo sportivo comunale di Ilbono – all’interno di un locale – si stava svolgendo una festa di compleanno di quattro diciottenni del posto, che era terminata con una violenta rissa, dove erano spuntati anche numerosi coltelli che avevano ferito in maniera grave tre giovanissimi.

Da questa rissa sono infatti partite le indagini – svolte dai Carabinieri della stazione di Ilbono, con la collaborazione dei colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lanusei – che hanno portato all’arresto dei due giovanissimi che ora si trovano ai domiciliari. La misura cautelare – dopo più di nove mesi di indagini – è stata firmata e messa nero su bianco, dal procuratore capo della Procura di Lanusei, Biagio Mazzeo. Le indagini – come hanno ricordato più volte i Carabinieri – non sono state per niente facili, considerando soprattutto il fatto che non sono state per niente agevolate dalle testimonianze dei presenti alla festa. Che all’epoca – oltre a non aver denunciato il fatto alle Forze dell’Ordine – avevano riferito agli investigatori di non aver addirittura assistito alla rissa: insomma negavano tutto.

Spuntano i coltelli

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma – la notte tra il primo e il 2 luglio dello scorso anno (durante i festeggiamenti della Madonna delle Grazie) - in caserma era arrivata una telefonata da parte di altri colleghi, che segnalava la presenza all’ospedale di Lanusei, di alcuni giovani di Ilbono, con gravissime ferite provocate sicuramente da un’arma da taglio.

Al Pronto Soccorso infatti si era presentato un 17enne (ferito in maniera lieve al collo), ma anche altri due giovani, Simone Coda e Mattia Loi, all’epoca dei fatti 18enni, che avevano ferite da arma da taglio ben più serie. Al punto che, mentre il 17enne era stato medicato e riaccompagnato a casa, Coda e Loi invece erano stati immediatamente ricoverati in Rianimazione anche se poi la loro situazione si era aggravata ed erano stati trasferiti – con l’aiuto di un elicottero – prima all’ospedale Brotzu e poi al Businco di Cagliari.

In quella circostanza i Carabinieri avevano accertato che il ferimento era avvenuto durante una festa di compleanno, all’interno di un locale presente nel campo sportivo comunale di Ilbono.

Alla guardia medica

E proprio poche ore dopo – Davide Demurtas ed Enrico Deiana – si erano presentati alla guardia medica di Tortolì con diverse ferite. Ai Carabinieri, in quell’occasione, avevano raccontato che si trovavano ad una festa e quando avevano deciso di andare via (perché gli animi si erano scaldati), erano stati bloccati e aggrediti da un gruppo di persone che aveva anche tirato fuori dei coltelli. Una versione che da subito non ha convinto gli investigatori dell’Arma, che dopo una serie di indagini ed intercettazioni, sono riusciti a scoprire ciò che realmente era accaduto quella notte d’estate.

Anche perché le ferite riportate da Demurtas e Deiana non erano compatibili con il loro racconto. Secondo quanto ricostruito dalle indagini tra i due gruppi di giovani c’erano stati già diversi attriti, come gli scontri fisici – accaduti nel dicembre del 2016 – e sempre tra le stesse persone e per futili motivi, spesso amplificati dall’abuso di alcol.