Internet come un grande magazzino per gli acquisti on line che spesso – purtroppo – diventano dei veri e propri “bidoni”. Come quelli organizzati da sei persone (tutte residenti in continente) che – secondo quanto accertato dai Carabinieri – hanno truffato diverse persone tra Olbia e Berchidda. Il raggiro riuscito meglio è quello effettuato ai danni di un giovane di Berchidda che – nel giro di pochi giorni – ha versato circa dieci mila euro a una donna che gli aveva giurato amore eterno. Peccato poi che la sua nuova e presunta fidanzata, fosse in realtà un uomo e nemmeno troppo affascinante.
Gli autori dei raggiri – tutti scoperti dai Carabinieri – nonostante utilizzassero alias per effettuare le truffe, non con poca difficoltà sono stati identificati. Si tratta infatti di R.M, 25 anni e A.D.C., che di anni ne ha 44 anni, entrambi di Pescara e volti già conosciuti per diversi reati alle forze dell’Ordine. V.S., 35 anni, di origini ucraine ma residente a Napoli; C.C. 62 anni, pregiudicato di Taranto, F.C., 43 anni, milanese, anche lui con diversi precedenti penali alle spalle e per finire G.C., trentenne pregiudicato di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, che sarebbe l’autore del raggiro più grosso: si fingeva donna, secondo i Carabinieri.
Dalla PlayStation alle auto di lusso
Le truffe messe in atto dai denunciati erano di vario tipo, secondo quanto accertato dai Carabinieri. La più singolare è quella messa in atto dal G.C., 30enne di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, che dopo aver contattato via internet un giovane di Berchidda, gli ha sfilato circa dieci mila euro.
Con il sotterfugio di fingersi donna e con la certezza di una vita insieme al malcapitato. G.C. infatti per dimostrare il suo amore a distanza, inviava numerose foto (che ritraevano una splendida ragazza) al giovane di Berchidda che – pensando di aver incontrato la donna della sua vita – non badava a spese. Il ragazzo infatti – convinto di aver instaurato una relazione sentimentale – ha inviato in diverse occasioni del denaro (per richieste di spese e regali), per un totale dieci mila euro.
Peccato che quei soldi poi sono spariti come la sua presunta (e virtuale) nuova fidanzata. Cosi come è sparito l’acconto versato al milanese F.C., che prometteva un’auto fiammante al suo acquirente. O il denaro versato e poi intascato per la vendita di due PlayStation e di un iPhone: oggetti mai esistiti e quindi mai spediti.
I consigli delle forze dell’ordine
Dato che purtroppo le truffe on line sono molto frequenti, gli addetti ai lavori consigliano sempre di utilizzare pagamenti rintracciabili e rimborsabili. L’invito è infatti sempre quello di utilizzare piattaforme conosciute e affidabili per gli acquisti su internet. Bisogna fare controlli incrociati, perché spesso i truffatori vengono segnalati anche on line.