Una delle tante domande che da sempre sconvolgono la mente degli astronomi riguarda la formazione delle prime stelle. Ci si limita ad avanzare ipotesi, seguendo quella che sembra essere la più probabile, in attesa dell’arrivo di una che vanifichi ogni dubbio. Finora la data più interessante a riguardo sembra essere quella che fa risalire la formazione delle prime stelle a 250 milioni di anni dopo il Big Bang (2% età dell’universo). Dato che ci hanno fornito gli studiosi giapponesi dell’università di Osaka, tramite le relazioni di Takuya Hashimoto.

Regno Unito e Giappone, le fautrici della ricerca

Un gruppo di studi internazionale che vede coinvolti l’università di Londra e quella di Osaka, fa luce su quella che può essere una ipotesi sulla nascita delle prime stelle. Le osservazioni su cui viene fondata quest’ipotesi sono state fatte dal Cile nel corso di un anno, marzo 2016 – aprile 2017, con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). La galassia studiata è MACS1149-JD1, della quale abbiamo studiato il redshift. Un metodo introdotto da E. Hubble, il quale scoprì che tutte le galassie si stanno allontanando da noi. Questo movimento è stato dedotto grazie allo spostamento verso il rosso (redshift) delle radiazioni elettromagnetiche che emettono.

Il redshift aumenta con l’aumentare della distanza, di conseguenza le galassie più lontane sono quelle che si allontanano più velocemente. Essendo questa distante da noi 13,28 miliardi di anni luce, la sua velocita di allontanamento sarà altissima. Il redshift calcolato è di 9.1096, numero che indica che l’universo, osservando questa galassia, ci appare esattamente come era 550 milioni di anni dopo il Big Bang.

Oltre al redshift, il colore della radiazione della prodotta dalla galassia ed emessa nell’universo, può fornire dei dati interessanti. I due dati, redshift e colore, suggeriscono che la formazione delle stelle era già in corso 250 milioni di anni dopo il Big Bang.

Altre scoperte

Sempre grazie a piccole sfumature di colore, grazie alle osservazioni del telescopio ALMA, è stata rilevata la presenza di ossigeno nella galassia.

Un altro dato interessante se si pensa che per un lungo periodo dopo il Big Bang l’universo non ha avuto ossigeno. In quanto questo si crea nel processo di fusione stellare e viene rilasciato solo alla morte. Il fatto che MACS1149-JD1 presenti tracce di ossigeno, significa che le prime generazioni stellari erano già state formate e che l’avevano rilasciato solo dopo 550 milioni di anni dopo l’esplosione iniziale. Motivo per cui si pensa che le prime stelle siano state create 250 milioni di anni dopo il Big Bang.