Questo è quello che è successo a un ragazzo ventunenne americano, Jacques Ruffin, che ha di recente ritrovato una lettera dove viene spiegata la storia del suo amato strumento musicale. In particolare, il ragazzo ricevette nel 2009 in regalo dalla madre una tromba, perché potesse intraprendere un percorso musicale. La madre in realtà, senza dir nulla, la prese a noleggio presso l'Allegro Music Centre gestito da James W. Jones, negozio di strumenti musicali un po’ particolare. Era, infatti, abitudine del gestore del negozio di calibrare le spese del noleggio sulla base del cliente, cioè secondo le condizioni economiche, per poter favorire a tutti lo studio di uno strumento musicale.
Così, il negoziante, date le straordinarie difficoltà della madre, arrivata al punto di essere costretta a restituire lo strumento, non riuscendo a sostenere la spesa mensile, tramite la lettera, decise di regalare lo strumento al figlio per evitare che uno studente di musica non riuscisse a coronare il suo sogno per un problema relativo ai pagamenti. L’unica richiesta del sig. Jones era di restituire lo strumento nel caso in cui il ragazzo ne avesse perso l’interesse, per poter favorire un altro adolescente poco fortunato.
Le reazioni
Così, dopo quasi dieci anni, Jacques dichiara di essersi emozionato parecchio nello scoprire la verità, fino ad arrivare a chiedersi come sarebbe stata la sua vita musicale, senza la cortesia del commerciante.
La storia, diventata virale sul web, ha persino fatto muovere alcune persone, che hanno cercato di organizzare una raccolta fondi per il risarcimento del sig. Jones. Egli, venutone a conoscenza, ha dichiarato di non essere interessato, ma ha invece esortato chiunque ad andare in un negozio di strumenti musicali a comprare uno strumento da regalare alla scuola di musica più vicina.
Nuovi progetti per il negozio e situazione attuale
Questa storia ha inoltre spinto il sig. Jones e lo staff del negozio ad organizzare una raccolta benefica sul sito del negozio, destinata a coloro che non possono permettersi lo studio di uno strumento musicale. Così, se tale progetto vedrà la luce, potrà garantire agli studenti meno fortunati “di accedere all'educazione musicale tramite un affitto gratuito fino a un intero anno scolastico”.
Quello che stiamo vivendo è un periodo sicuramente non facile per la musica. L’avvento dell’era digitale e della pirateria, ha fatto in modo che i ricavi dell’industria musicale crollassero vertiginosamente, riuscendo, in qualche modo, persino a toglierle valore. Tuttavia, grazie ai buoni esempi, è doveroso continuare a sperare e come anche ricordava il sig. Jones nella lettera: “i tempi duri non durano per sempre, ma le persone dure sì”.