"Il matrimonio non s'ha da fare", era stata la premessa. Ma le nozze, invece, oltrepassando il divieto dei genitori, ci sono state. E allora, in questa storia folle, i genitori della sposa hanno assoldato due criminali perché aggredissero con l'acido il genero per punirlo sfregiandolo a vita. Ma il piano non è andato a segno: non contenti, hanno reiterato il crimine ordinando un secondo attacco riuscito. Colpa dell'uomo, Michael Cariglia, di 49 anni è quella d'essere di 27 anni più giovane della loro figlia Azzurra di 22 anni. Una condizione inaccettabile per il padre e la madre della ragazza, ora finiti agli arresti con l'accusa di ingiurie e minacce di morte, lesioni gravi, maltrattamenti in famiglia anche verso la figlia e stalking.
'Prepara il vestito nero'
Il 'bello' è che hanno anche avvisato la figlia dopo che due 'sicari' hanno gettato acido sul viso del genero. 'Prepara il vestito nero', hanno detto alla ragazza. I fatti sono avvenuti tra San Gimignano, provincia di siena, e Torino. I suoceri di 54 e 45 anni, lui di origine calabrese alle spalle una condanna per omicidio scontata in carcere, lei siciliana, non si sono limitati a vessare e stalkizzare il genero, ma hanno ordinato due aggressioni con l'acido. La prima è avvenuta il 23 febbraio scorso a San Gimignano. Cariglia era in auto quando a piedi gli si è affiancato uno sconosciuto che al grido di 'pedofilo' gli ha gettato addosso dell'acido. In quell'occasione l'uomo era stato ferito ma in modo non grave e senza riportare conseguenze.
Però terrorizzato aveva proposto a sua moglie di rifugiarsi a Torino a casa di alcuni suoi parenti. E così è stato. Ma la misura prudenziale non è bastata a tutelarlo. Il 19 aprile, c'è stata la seconda aggressione con acido, in questo caso purtroppo riuscita. Cariglia è stato centrato al volto che ustionato ha riportato danni permanenti.
I carabinieri di Poggibonsi in esecuzione a un ordine di custodia cautelare hanno arrestato i coniugi, mentre è tuttora in corso la ricerca degli esecutori materiali.
Coppia ancora costretta alla fuga
Michael e Azzurra stanno insieme dal 2014. La persecuzione andava avanti da tre anni. Era iniziata con danneggiamenti e scritte ingiuriose sull'auto di lui quali 'pedofilo'.
Poi si è spinta oltre fino all'esito purtroppo accertato. A quasi un mese dalla seconda aggressione, Michael ha ancora le bende sul lato destro del viso, dove l'acido l'ha colpito oltre che a collo e a una parte del mento. I trattamenti medici dovranno andare avanti per parecchio tempo. A mitigare lievemente l'aggressione è stato il fatto che l'uomo, da subito invaso da un fortissimo bruciore alla pelle, è corso a una fontanella a sciacquarsi. Ha rischiato di diventare cieco perché per poco non è stato raggiunto anche agli occhi protetti dagli occhiali. Il danno oltre che fisico, è emotivo e morale e ad essere fortemente provata insieme a lui è sua moglie Azzurra. I suoceri che hanno fatto di tutto per castigarlo sono in carcere, mentre l'unione di Michael e Azzurra è più forte di prima.
Ma ora i coniugi costretti a nascondersi chiedono che lo Stato li protegga finché non saranno presi gli esecutori materiali. Azzurra sa che suo padre è un uomo pericoloso: colpita dalle sue minacce ha paventato il peggio e ora temono che possa accadere ancora qualcosa finché gli autori dell'attacco sono liberi. Non è escluso che dovranno cambiare cognome. Lei, a seguito di gravi fatto avvenuti durante l'infanzia, lo aveva già fatto nel 2015 su autorizzazione del Prefetto assumendo il cognome della nonna. Sono stati trasferiti in una residenza protetta, ma dovranno presto cambiarla e cercare un lavoro per recuperare una vita 'normale'.