Il Global Risks Report del 2018 è il meno ottimista di sempre. Il World Economic Forum ci ha dato, con l'aiuto della compagnia assicurativa Zurich, un prospetto dell'attuale situazione della criticità globale. I rischi elencati nel report non sono mai stati così tanti e si focalizzano su quattro aree in particolare. Queste sono le disuguaglianze sociali, i pericoli ambientali, la vulnerabilità del cybermondo e le tensioni interne ed esterne che stanno interessando molti stati. Andiamo a vedere le criticità nel dettaglio.

Giustizia sociale

Il rischio inerente alla giustizia sociale è quello che preoccupa di più gli analisti.

Un nuovo crollo del'economia globale potrebbe ampliare le disuguaglianze sociali. Conseguentemente il mondo si scinderebbe in due classi: ricchi e poveri. Il timore diventa sempre più reale considerando che il tasso di crescita degli stipendi a livello globale è in diminuzione dal 2012. Inoltre, l'FMI (il Fondo Monetario Internazionale) ha rileva un allargamento della forbice fra la parte dei ricchi e dei poveri nel 53% dei paesi. Di questo è complice anche l'automazione e il trasferimento della maggior parte delle professioni sul web. E' proprio in questa prospettiva che entrano in gioco il cybermondo. La digitalizzazione spinta fa parte della variabili che contribuiscono alla diminuzione dei posti di lavoro su scala mondiale.

Ambiente, guerre e migrazioni

Ma se anche riuscissimo ad uscire dalla crisi economica, trovare un accordo con l'automazione e riuscire a garantire la giustizia sociale eliminando le disparità marcate fra le varie classi, ci sarebbero problemi ambientali dovuti all'industrializzazione. Anche in questo caso possiamo vedere i segni di un ecosistema sotto stress tutti i giorni.

I fenomeni climatici estremi, vissuti in ogni parte del mondo ne sono un esempio lampante.

Il Global Risk Report viene pubblicato da 13 anni e come riporta Focus i rischi ambientali sono sempre andati aumentando, ignorando i moniti forniti dalla Scienza. Questi potrebbero portare ad una perdita della biodiversità a livello globale senza considerare i disastri provocati dall'uomo di cui non si contano gli esempi.

Ma oltre ai cambiamenti climatici che potrebbero spingere popolazioni ad imbarcarsi in migrazioni non volontarie per eventi come le crisi idriche, ci sono anche le guerre, direttamente causate dall'uomo. Risulta quindi doveroso, nel nostro piccolo, rispettare l'ambiente e fare il possibile per aiutare il prossimo.