Le analisi svolte su quelli che dovrebbero essere i denti di Adolf Hitler (non è stato possibile svolgere test del DNA per confermare che fossero suoi) hanno dimostrato che il cancelliere del Reich era vegetariano. Restano purtroppo tuttora oscure le esatte cause della sua morte. Lo studio è stato condotto da Philippe Charlier tramite l’università di Versailles sui resti conservati dai Servizi Segreti russi.
La vita
Adolf Hitler nacque nel 1889 in Austria (venne poi naturalizzato tedesco), da giovane ambiva a diventare architetto ma finisce a Monaco come decoratore e operaio.
È proprio qui che sviluppa la sua forte posizione antisemita, razzista e anti-marxista, rafforzata dall’idea che la Germania avesse perso la guerra per colpa del tradimento degli ebrei e dei socialisti.
Dopo essere finito in galera a seguito di un colpo di Stato fallito nel 1924 torna libero per un'amnistia, cavalcando l’onda del malcontento popolare e della crisi riesce a vincere le elezioni nel 1932. Dopo pochi anni, e dopo aver cancellato ogni forma di opposizione in Germania, dà il via all’inizio della Seconda Guerra Mondiale e avvia una persecuzione verso ebrei, Rom, oppositori politici, omosessuali e portatori di handicap (circa 6 MLN di morti). Inizialmente sembrava avesse in mano gli esiti della guerra, ma nel 1945 a seguito di varie sconfitte e quando sta per finire il conflitto, si chiude nel proprio bunker e si suppone si sia suicidato.
Un mostro vegetariano
Sembra quasi assurdo che la causa della morte di milioni di persone non voglia cibarsi di animali, eppure i risultati parlano chiaro. La squadra di ricercatori ha inizialmente preso in esame un frammento del cranio da cui si nota una ferita da arma da fuoco e successivamente sono arrivati ai pezzi della mandibola, utilizzando meticolosi metodi mirati a non danneggiarla in alcun modo, ed hanno potuto dare conferma che Hitler era vegetariano.
Nonostante sia stato impedito di eseguire test del DNA, le varie ferite e lo stato dei denti concordano con quello che si conosce sul Führer, inoltre le ufficiali lastre dentarie di Hitler forniscono un'ulteriore conferma sull’autenticità delle fonti. Gli studiosi affermano che solo quattro denti erano integri al momento del suo decesso gli altri erano capsule e ponti di metallo.
Proseguendo lo studio dei resti è stato possibile sostenere l’assenza di metalli pesanti nella bocca, questo scongiura l’ipotesi che il cancelliere si fosse sparato in bocca, mentre rimane aperta la pista che conduce all’ingestione di veleno, in particolare di cianuro.