Due bimbi residenti in Virginia (Usa) hanno perso la vita, lo scorso 22 maggio 2018, per incidenti correlati all'uso di armi da fuoco. Gli episodi hanno alimentato il dibattito sulla necessità di norme più severe, negli Stati Uniti sul reperimento e utilizzo delle armi da fuoco. Il piccolo Tyson Aponte, due anni, è stato ucciso dal fratello di quattro anni mentre stava giocando. È accaduto martedì mattina nella contea di Louisa. Il fratellino di Tyson credeva di aver preso una pistola giocattolo ed ha premuto il grilletto. Il bimbo di due anni è stato raggiunto al petto da diversi proiettili ed è morto poco dopo.

L'intervento rapido dei soccorritori è stato vano.

Un brutto incidente

Lo sceriffo della contea di Louisa ha confermato che il piccolo riteneva una pistola giocattolo l'arma da fuoco con cui ha ucciso il fratello minore. Si è trattato quindi di un incidente. Il maggiore Donald A. Lowe ha ricordato che pistole, fucili ed altre armi da fuoco vanno tenute al sicuro e lontano dai minorenni. Quando il bimbo di quattro anni ha sparato al fratellino, in casa c'era anche la madre.

Aveva due anni anche il bambino che a Roanoke (sempre in Virginia) si è ucciso con un colpo di pistola. I genitori del minorenne hanno fermato una macchina della Polizia, di notte, dicendo che il piccolo si era sparato in casa.

Un poliziotto, allora, ha chiamato immediatamente gli operatori sanitari, che hanno trasportato il bambino al Carilion Roanoke Memorial Hospital. I medici hanno fatto il possibile per rianimare il bimbo ma ogni tentativo è stato inutile. I poliziotti hanno iniziato ad indagare sulla vicenda. I genitori della piccola vittima stanno aiutando le forze dell'ordine a ricostruire l'esatta dinamica della vicenda.

Le scuole americane non sono sicure

In base a una recente indagine, ogni anno negli Usa restano feriti accidentalmente oltre 1.000 bimbi a causa delle armi da fuoco. Dati diffusi di recente dai Centers for Disease Control and Prevention dicono che negli Usa, dal 1999 al 2016, sono stati uccisi dalle armi da fuoco almeno 26mila bimbi e adolescenti.

Le lesioni provocate dalle armi da fuoco, secondo una ricerca pubblicata sul magazine Pediatric, rappresentano la terza causa di morte tra gli under 17 americani. Gli organizzatori della March for Our Lives hanno affermato che le scuole statunitensi non sono sicure e gli insegnanti e studenti sono in costante pericolo. Tali vite vanno salvate. Inquietante anche un altro dato: 142 bimbi e adolescenti sono stati uccisi dai poliziotti, dal 1999 al 2016, nel corso degli interventi.