Si è verificato appena tre giorni fa l'ennesimo episodio di delinquenza nella periferia di Pomigliano d'Arco, dove uno studente in compagnia di tre amiche è stato prima minacciato e poi accerchiato da alcuni motorini nel quartiere in prossimità della 219.

Il tentativo di rapina e le minacce

Non ne avevamo sentito parlare, per fortuna, per almeno un mese, eppure le baby gang sono ritornate a colpire con spregiudicatezza in tutto il territorio Vesuviano, ed in particolar modo nella affollatissima Pomigliano.

Prima la villa comunale di Via Gandhi, poi il Parco delle Acque e adesso anche via Roma, anello di congiunzione con i comuni limitrofi.

È precisamente in questo luogo che ha avuto scena, nella tarda serata di domenica, il tentativo di rapina con inseguimento attuato da una baby gang della zona ai danni di uno studente universitario che viaggiava a bordo della sua auto in compagnia di un'altra coppia.

I malviventi si sono prima avvicinati all'auto, accerchiandola, poi hanno cominciato a sferrare calci nelle portiere e a insultare i quattro ragazzi presenti all'interno dell'abitacolo. Presa coscienza di esser probabile vittima di rapina, Alessio (questo il nome del giovane studente casalnuovese) ha mantenuto il sangue freddo e ha compiuto una scelta che poi si sarebbe rivelata fondamentale per la loro incolumità: dirigersi verso la Caserma dei Carabinieri per cercare "rifugio".

La corsa verso la caserma e il video-denuncia

Divincolarsi dalle "grinfie" della baby gang di periferia non è stato affatto semplice, eppure, con estrema lucidità, Alessio è riuscito a portare in salvo se stesso e i suoi amici senza causare danni di alcun tipo alle vetture che in quel momento transitavano su via Roma.

Una "fuga" sapiente in ogni suo aspetto, cui va ad aggiungersi la telefonata alla caserma dei Carabinieri, allertati circa l'inseguimento e l'imminente arrivo dei giovani in cerca di "rifugio".

Giunti ormai nei pressi di Tavernanova, a poca distanza dal presidio militare, gli inseguitori hanno deciso di mollare la presa e di fuggire, a tutta velocità, in direzione opposta.

Coraggiosa la scelta di Alessio di denunciare l'ennesimo spiacevole episodio non soltanto alle autorità competenti ma anche ai suoi concittadini sui social network: il suo video-messaggio ha fatto letteralmente il giro del web ed ha ottenuto in poche ore diverse centinaia di condivisioni.