Dopo più di un anno di detenzione agli arresti domiciliari, Rasty Kilo è finalmente tornato in libertà. Il rapper simbolo di Ostia ha voluto subito ringraziare i numerosissimi supporters, che in questo lungo periodo gli sono stati vicino, dimostrandogli calore, rispetto e stima, attraverso quotidiani messaggi di supporto, che l'artista non ha esitato a definire come una testimonianza 'di affetto e di amore'.
I ringraziamenti Rasty Kilo: il nuovo singolo 'Vuoi parlarmi di cosa?' è in arrivo questa notte
Il rapper ha inoltre annunciato la pubblicazione di un nuovo brano, che sarà disponibile a partire dalla mezzanotte.
Queste le sue parole: 'Fatemi tutti quanti gli auguri perché oggi, dopo quattrocento giorni, sono di nuovo un uomo libero. Volevo ringraziare la mia famiglia, la mia donna, il mio avvocato, tutti i miei amici, e tutti voi che mi avete supportato con messaggi di affetto e di amore dal primo all'ultimo giorno di detenzione, l'unico modo che ho trovato per ringraziavi è questo: questa sera a mezzanotte pubblicherò il nuovo singolo 'Vuoi parlarmi di cosa?', prodotto da mio fratello Night Skinny, poi domani sarà fuori anche il nuovo video su Vevo. Taggate tutti i vostri amici qua sotto. Dite a tutti che Kilo è tornato, ed è tornato per restare.'
Successivamente il rapper ha aggiunto qualche altra considerazione, tramite alcune Instagram Stories caricate sulla sua pagina ufficiale, per ringraziare i fans e annunciare il nuovo singolo, queste le sue parole: 'É stato un anno di me***a, un inferno.
Mi siete stati vicini come una famiglia, vi amo. Non potevo non farlo, taggate i vostri amici sotto il mio ultimo post e dite a tutti che Kilo è tornato.'
I motivi dell'arresto di Rasty Kilo
Durante tutto il periodo detentivo Rasty Kilo ha concesso una sola intervista, rilasciata ai microfoni di Vice, nella quale il rapper romano ha spiegato i motivi del suo arresto – avvenuto nell'aprile del 2017 – evitando però, per ovvi motivi, di parlare anche dei particolari più 'tecnici' e dettagliati della vicenda.
Il video
Queste le sue parole:
'Chi va per certi mari, certi pesci piglia, diceva mio nonno.. È successo che sono stato fermato dagli agenti per strada, poi in 10 sono venuti a perquisire casa mia. Non era la prima volta che mi arrestavano, quindi [...] con il processo per direttissima mi hanno dato 3 anni. Fortunatamente il mio avvocato è molto competente, ed è stato capace di far diminuire la pena ad un anno e mezzo.'