Di certo passerà alla storia per essere un pensionato veramente atipico. A 62 anni ben portati, il signor Clive, il cognome ha preferito non declinarlo, cittadino inglese, ex professore di matematica, ha trovato un modo originale per trascorrere il tanto tempo libero che ha a disposizione da quando ha smesso di lavorare, e insieme di svolgere un 'servizio' per la comunità. Con un furgone gira l'Inghilterra in lungo e in largo per portare a domicilio il suo sperma a chi ne faccia richiesta. In questo modo è già diventato padre biologico di 65 figli e 14 sono in arrivo.
Consegne 'alternative'
Nel mondo di oggi si consegna a domicilio di tutto: generi di prima necessità come voluttuari provenienti da ogni parte del globo. Però finora senz'altro mancava all'appello la consegna di un 'prodotto' alternativo: il seme umano volto alla procreazione. L'idea del signor Clive, insolita e originale, risponde all'esigenza di occupare il tempo della sua vita finalmente liberato dal lavoro e di svolgere un'opera a suo dire filantropica. Un modo di aiutare il prossimo: coppie in difficoltà, etero oppure omosessuali, donne single, persone che altrimenti non potrebbero avere figli. E il benefattore Clive aiuta sconosciuti, forte della sua buona salute da sportivo appassionato di mountain bike e della 'longevità' del suo seme: è donatore dal 2013.
Con orgoglio ha raccontato alla stampa inglese che ha portato alla ribalta la sua storia, di essere 'padre' bilogico già di 65 bambini, mentre altri 14 sono in arrivo, e di voler raggiungere quota cento. Perché proprio cento? Forse perché gli pare il numero perfetto, e d'altra parte si è posto un traguardo per chiudere in bellezza.
Il 'Sun' sottolinea che svolge questa attività a titolo puramente gratuito perché ritiene non sia etico chiedere soldi.
Pubblicizza la sua 'specialità' su un sito e da quando ha messo un annuncio su Facebook è stato inondato di messaggi. Una volta contattato, fissa un appuntamento recandosi sul posto e consegnando lui stesso a casa degli interessati una siringa di sperma non appena lo abbia prelevato nel retro del suo furgone.
Dice che questa pratica lo aiuta ad avere il giusto distacco emotivo. Al momento della consegna a casa, si limita a fare una chiacchierata disimpegnata con i riceventi, spesso nervosi, per metterli a proprio agio, per poi congedarsi senza nulla a pretendere. Cosa volere di più?
Gioia a metà
Più che un passatempo, la sua è una vera e propria missione umanitaria. A differenza di donatori di seme anonimi, Clive ha autorizzato 'Channel 4' a filmarlo per realizzare un documentario dal titolo "Super Sperm Donors". Dice di essersi deciso ad apparire pubblicamente per spingere altri uomini a diventare a loro volta donatori. La 'missione' fa la gioia dell'ex professore di matematica, assai meno quella di sua moglie che però non gl ha impedito di fare quel che fa.
Clive infatti è sposato e ha una grande famiglia composta da tre figli e nove nipoti. Dato che non sta offrendo il suo sperma attraverso una clinica autorizzata dal governo, legalmente potrebbe essere chiamato a mantenere ognuno dei suoi 65 figli biologici fino alla maggiore età. Questo 'dettaglio' non pare spaventarlo. Finora non è mai successo nulla del genere, mentre ha ammesso di essere rimasto in contatto con cinque o sei dei bambini che ha generato. Tanta è la soddisfazione per aver risolto la vita di altre persone occupando la sua in nome di una giusta causa e insieme giovando alla salute della sua prostata.
I medici però raccomandano l'uso di una clinica autorizzata perché il donatore è sottoposto a controlli di ogni genere e si sa tutto della sua storia. Anche come fornitore fai da te di seme, a breve, Clive dovrà rassegnarsi al pensionamento.