Questa notte, sull'India si è abbattuta una violenta tempesta di sabbia e pioggia. Tra le zone più colpite si segnalano l'Uttar Pradesh, il Rajasthan e New Delhi.
Vittime e danni
Si contano numerose vittime e, al contempo, sono state segnalate diverse strutture danneggiate dalla violenta tempesta che, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha colpito l'India. Il forte vento ha sradicato gli alberi, ha fatto crollare muri e ha divelto cavi dell'elettricità. Sono stati soprattutto questi incidenti a causare la morte di tante persone. Inoltre, copiosi fulmini si sono abbattuti su varie zone del Paese, uccidendo e ferendo diversi cittadini.
Le forti raffiche di vento (che avrebbero toccato i 145 chilometri all'ora) hanno danneggiato anche varie abitazioni, facendo crollare pareti e tetti. Di conseguenza, si segnalano anche diversi sfollati in cerca di una sistemazione d'emergenza.
Questa tempesta ha colto di sorpresa l'area settentrionale indiana. Proprio per questo motivo, le autorità competenti non hanno provveduto a diffondere l'allerta tra la popolazione. Mercoledì sera il tempo aveva iniziato a peggiorare, ma i cittadini indiani non avrebbero mai immaginato che, di lì a poco, si sarebbe abbattuta su di loro una vera e propria calamità naturale.
Le fonti, al momento, parlano di circa 90 morti e 143 feriti. La regione più colpita sarebbe quella del Rajasthan, nell'area che comprende i distretti di Alwar, Dholpur e Bharatpur.
Al momento, pare che non ci siano italiani tra le vittime. Le raffiche di vento molto intense avrebbero reso necessario il dirottamento di ben 15 voli, anche internazionali.
Adesso si teme il rischio di una forte epidemia che potrebbe essere causata dai cadaveri in decomposizione che potrebbero aver contaminato l'acqua. Il Ministero della Salute indiano ha precisato che, al momento, non si può parlare di una vera e propria epidemia.
Le autorità, nel frattempo, stanno cercando di abbreviare i tempi necessari per la cremazione di massa dei corpi. I ritardi sono dovuti alla disorganizzazione, alla carenza di personale adeguatamente preparato per questa pratica e, naturalmente, al maltempo. Intanto è stato riportato che ci sarebbero già 128 casi di infezioni gastro-intestinali accompagnati da febbre alta.
Il bilancio è in continuo aggiornamento.
Infine, in queste ultime ore il web si è scatenato contro un giornalista locale che, per poter realizzare un video della tempesta, è salito sulle spalle di un ragazzo per evitare di bagnarsi a causa del fiume in piena. Il reporter ha spiegato che il giovane ha deciso di issarlo sulle sue spalle come una sorta di "segno di rispetto".