L'acqua San Benedetto è finita di nuovo al centro dell'attenzione. Dopo la vicenda relativa al ritiro di un lotto di bottigliette da mezzo litro imbottigliate presso lo stabilimento Gran Guizza di Popoli per la presenza di un quantitativo di idrocarburi aromatici superiore ai limiti consentiti, questa volta il richiamo è stato disposto per "odore non caratteristico".

Il comunicato è stato diffuso dalla SoGeGross, un'azienda che si occupa della distribuzione di prodotti all'ingrosso. Dunque, due lotti di confezioni di 6 bottiglie da 2 litri verranno ritirati dagli scaffali.

I dettagli del richiamo

Nello specifico, gli stock di acqua San Benedetto richiamati sono due: il numero A8141R con scadenza il 20/11/2019, e quello con codice A8143T e scadenza il 22/11/2019. In entrambi i casi si tratta di confezioni di bottiglie PET da 2 litri.

SoGeGross, nel suo comunicato ufficiale, ha specificato che i prodotti sono stati acquistati presso i Cash di Casale Monferrato e Lusignano D'Albenga in un periodo che va dal 21 maggio al 27 giugno 2018. Secondo l'azienda, al momento dell'apertura, le bottiglie avrebbero presentato un odore anomalo. Proprio per questo motivo, si è preferito disporre il ritiro dagli scaffali dei suddetti lotti.

Per quanto riguarda i consumatori, la società di vendita all'ingrosso ha consigliato, a chi avesse già acquistato delle confezioni recanti i codici richiamati, di riportarli indietro, muniti di fattura, per ottenere il rimborso.

Al momento non sono stati ancora specificati i motivi che avrebbero causato l'odore anomalo nell'acqua.

Il precedente ritiro dal mercato

A distanza di circa due settimane da un altro provvedimento simile, per l'acqua San Benedetto è arrivato, dunque, un secondo richiamo. In precedenza, la disposizione aveva riguardato un lotto dal formato di 500 ml imbottigliato presso lo stabilimento Gran Guizza di Popoli, con numero identificativo 23LB8137E, e con scadenza il 16 novembre 2019.

In quell'occasione, era stato riscontrato un quantitativo di contaminanti idrocarburici aromatici superiore ai limiti prestabiliti. Dopo i necessari controlli sanitari, l'azienda aveva chiarito che il problema era emerso in seguito a degli esami a campionatura su delle bottigliette vendute in distributori automatici. Ad ogni modo, nel ribadire la massima collaborazione con le autorità preposte, la San Benedetto aveva sottolineato che il ritiro riguardava solo un determinato lotto e che avrebbe continuato ad agire nell'interesse del benessere dei consumatori.

Il comunicato dell'azienda: “L'acqua San Benedetto è sicura. Non ci sono rischi per la salute"

Il Gruppo San Benedetto S.p.A., in merito alle segnalazioni ricevute dai consumatori sul problema di cattivo odore riscontrato in alcune bottiglie di Acqua Minerale San Benedetto Fonte Benedicta prodotta a Scorzè (Ve), precisa che:

  • Tutte le sue fonti:
    • Sono in regola con la legislazione vigente;
    • Sono oggetto di controlli continuativi, giornalieri, effettuati secondo rigidi protocolli interni che confermano la purezza delle acque e l’idoneità al consumo;
    • Gli esiti delle analisi che quotidianamente vengono compiute, dalle fonti al prodotto finito, escludono la presenza di contaminanti di qualsiasi genere all’interno dei cicli produttivi di tutti gli stabilimenti San Benedetto.

  • In rarissimi casi e solo su alcune bottiglie, si sono riscontrati episodi di “alterazione di odore”;

  • Al fine di evitare disagi ai consumatori, ha quindi spontaneamente deciso di ritirare dal mercato i lotti coinvolti;

  • Il fenomeno è di origine naturale, non è dannoso per la Salute ed è stato eliminato.

Per qualsiasi informazione o approfondimento, i consumatori possono contattare il servizio clienti al numero 800.544.555 (servizio attivo fino alle ore 19).