Uscire per un gelato con il proprio figlio quindicenne, disabile dalla nascita, ed essere derisi da due ragazzine. E' successo a Bergamo, in pieno centro, ad una giovane mamma, Erika Defendi. La donna, fuori di sé dalla rabbia, una volta tornata a casa ha deciso di sfogare la sua indignazione su Facebook. Il suo post, che voleva denunciare un episodio odioso e deprecabile, è diventato una piccola grande lezione di vita. E in poche ore ha raggiunto migliaia e migliaia di condivisioni.
Lo sfogo di una madre amareggiata
"Sono così amareggiata e nervosa che devo dare per forza, in qualche modo, un senso a quello che mi è accaduto oggi!".
Comincia così il post di Erika Defendi, una mamma trentaquattrenne di Cologno al Serio (Bergamo) che, ancora sconvolta, non ha potuto fare a meno di aprire la sua pagina Facebook e raccontare un episodio terribile in cui è stata protagonista, con il figlio tetraplegico dalla nascita, proprio in centro città. Perché, nonostante tutto, quando bullismo e disabilità s'incontrano, spesso e volentieri l'esito è disastroso.
Pomeriggio rovinato
Martedì pomeriggio Erika e il figlio stavano camminando lungo Viale Papa Giovanni (una via centralissima di Bergamo): visto che avevano terminato tutte le loro commissioni, volevano premiarsi con un bel gelato. Sul marciapiede aspettavano che scattasse il verde al semaforo pedonale; di fronte a loro c'erano due ragazzine di circa 16/17 anni.
Spigliate e forse un po' troppo disinvolte parlavano di discoteche e serate con gli amici. La donna, come ha raccontato nel suo post, sentendole ha sorriso pensando a quanto possano essere spensierati gli anni dell'adolescenza. Quando è scattato il verde, Erika ed il figlio le hanno superate ma, ad un certo punto, le hannosentite ridere sguaiatamente ed imprecare.
La donna si è quindi voltata e, stupita, ha visto le due ridere e scimmiottare la camminata incerta di suo figlio.
Mamma, le persone così ignoranti vanno ignorate
"Non so spiegarvi cosa ho provato in quell'istante", ha scritto Erika. "Ovviamente, non volevo stare zitta, ma mio figlio mi ha fermato". Il ragazzo, infatti, è intervenuto dicendo: "Mamma, non te la prendere: le persone così ignoranti vanno ignorate.
Io, quando le incontro, faccio proprio così!". Sentendo quelle sagge parole, la donna si è fermata e si è sentita tanto orgogliosa del suo ragazzo che, nonostante tutto, a 15 anni, ha saputo dare una gran bella lezione di vita.
La disabilità è negli occhi di chi guarda
Erika, con il suo post, ha voluto non solo denunciare quanto le è accaduto, ma anche offrire un'occasione per riflettere sulla società e sui valori che stiamo proponendo, come modello, ai nostri ragazzi. Perché non gli spieghiamo che i super eroi non sono quelli che spendono cifre folli per una serata, ma coloro che, quotidianamente, affrontano mille difficoltà? "La disabilità sta negli occhi di chi guarda", ha concluso Erika, invitando tutti a condividere il suo messaggio.