Una manovra incauta del guidatore di un'auto, un poliziotto in partenza dal porto di Napoli, sarebbe all'origine del tragico e inverosimile incidente accaduto domenica pomeriggio. Dal ponte di un traghetto diretto a Palermo, un'utilitaria, dopo aver sfondato la ringhiera, è caduta giù precipitando sul ponte sottostante mentre alcuni passeggeri si stavano imbarcando. A farne le spese, una coppia di turisti indonesiani: un uomo di 65 anni è stato schiacciato ed è morto sul colpo. Sua moglie è ricoverata in gravissime condizioni. Indagano l'autorità portuale e giudiziaria per ricostruire i fatti.

Manovra sbagliata, tragedia sul traghetto

Un tragico errore, una marcia sbagliata ingranata per un automatismo, sarebbe all'origine della tragedia avvenuta domenica 17 giugno alle 18 a bordo del traghetto veloce appartenente alla compagnia Grandi Navi Atlas. La nave era ancorata al molo 14 del porto di Napoli, varco 'Immacolatella Vecchia' ed erano in corso le operazioni di imbarco in previsione della partenza prevista per le 20. L'imbarcazione sarebbe dovuta arrivare a Palermo ieri mattina. Un agente della polizia di Stato, in partenza per una vacanza, stava facendo manovra per parcheggiare la sua auto, una Citroen C5, sul ponte superiore, quando sembra abbia ingranato la prima anziché la retromarcia e dato involontariamente un colpo all'acceleratore al punto da perdere il controllo dell'auto che, lanciata in velocità, ha sfondato la ringhiera ed è precipitata su una comitiva che si stava imbarcando.

In particolare, sono stati centrati in pieno un uomo e sua moglie di origine indonesiana, in vacanza da qualche giorno in Italia con altre persone. Avevano parcheggiato l'auto e con i bagagli si accingevano a recarsi in cabina. La vittima probabilmente non si è neanche accorta di quel che stava capitando ed è morta sul colpo.

La donna, colpita agli arti inferiori, è stata ricoverata all'ospedale Cardarelli in gravissime condizioni. Presenta un politrauma da schiacciamento e diverse ferite. In prognosi riservata, è in rianimazione e dovrà essere operata.

Panico sul traghetto e al porto

All'istante si è diffuso il panico a bordo. Alcuni dei passeggeri non avevano neanche ben capito cosa fosse accaduto in pochi istanti, ma atterriti dalle urla di altre persone hanno abbandonato le auto e si sono messi a scappare sul molo.

Paura anche sugli altri moli affollati di gente che tornava da gite domenicali alle isole del golfo, tante famiglie con bambini. Inoltre l'area portuale era particolarmente affollata perché era in corso la seconda edizione della manifestazione culturale 'Porto aperto', promossa per far conoscere lo scalo: concerti e poi in serata ci sarebbero stati fuochi a mare. L'iniziativa è stata subito interrotta. Sul posto sono giunte le autorità portuali oltre alla polizia scientifica e ai carabinieri coordinati dalla Procura per cercare di ricostruire l'accaduto. La nave è rimasta fino a notte fonda ferma al porto per permettere le indagini delle autorità giudiziarie e marittime: accertamenti, rilievi scientifici, interrogatori.

La compagnia ha offerto la propria massima collaborazione agli inquirenti ma, pur esprimendo il proprio cordoglio ai familiari del passeggero scomparso, ha escluso problemi di sicurezza della nave e ha parlato di una tragica fatalità. Il poliziotto sotto choc, ma illeso, è stato sentito dagli inquirenti. Le indagini che per il momento ipotizzano o l'omicidio o il disastro, mirano a capire se l'investitore fosse in condizioni psichiche idonee mentre eseguiva la manovra e come è stato possibile che una ringhiera del ponte della nave abbia ceduto con tanta facilità.