La tragedia si è consumata in pochi istanti: è precipitata nel vuoto, nel vano di un ascensore ed è morta sul colpo. Una fine atroce è capitata oggi pomeriggio a una donna di 77 anni, Elena Pacifici, residente a Roma in uno stabile del quartiere Nomentano. L'anziana doveva prendere l'ascensore per far rientro nella sua abitazione, ma per cause ancora tutte da accertare quando credeva fosse arrivato al piano e si accingeva a entrarvi, la cabina non c'era. Non se ne sarebbe accorta ed è precipitata per sei piani. Un volo con esito mortale. I soccorsi da parte di squadre specializzate dei vigili del fuoco sono stati purtroppo inutili.

Ascensore 'impazzito'

A capire che era successo qualcosa di terribile oggi pomeriggio verso le 15 e 30 è stato il portiere dello stabile di viale Regina Margherita al civico 217. L'uomo allertato da un tonfo, un rumore inquietante, ha chiamato il numero unico delle emergenze. All'arrivo dei soccorsi, una delle inquiline del palazzo, Elena Pacifici di 77 anni, era già morta. Deceduta per aver compiuto un gesto ordinario: prendere l'ascensore. L'anziana che abitava a un primo piano, era stata infatti nel primo pomeriggio al sesto piano per andare a trovare una coinquilina amica che però non era in casa. Allora, anziché scendere a piedi le scale per far ritorno alla sua abitazione, ha preferito chiamare l'ascensore.

Per ragioni che dovranno essere accertate, la porta dell'elevatore si è aperta, ma la cabina era rimasta al piano superiore. L'anziana è precipitata nella tromba dell'ascensore ed è morta all'istante. L'intervento delle squadre di soccorso, a cominciare dai vigili del fuoco del comando provinciale di Roma intervenuti con il supporto del Nucleo Saf, gruppo speleo alpino fluviale, è stato tempestivo.

Purtroppo non hanno potuto fare altro che recuperare la salma. Sul posto è intervenuto anche il medico legale per una prima ispezione esterna sul corpo.

Indagini e ipotesi

I carabinieri della compagnia Parioli hanno avviato le indagini e cominciato ad ascoltare condomini e parenti della vittima sconvolti per una morte assurda e impensabile.

Sarà da accertare come sia stato possibile che si sia aperta la porta dell'elevatore se la cabina non era al piano. Pare che vicino al corpo sia stata trovato un utensile, forse un mestolo. E' possibile pensare che la donna lo abbia usato per forzare intenzionalmente la grata in ferro del vano ascensore? Era già malfunzionante l'elevatore? E se sì, la signora ne era a conoscenza? Questa tragedia poteva essere evitata? Tutte domande a cui l'inchiesta dovrà dare risposte. Per il momento non si esclude nessuna ipotesi.