Il ritrattista napoletano Jorit Agoch torna a casa dopo 24 ore di fermo. L'artista, da qualche giorno a Betlemme per la realizzazione di un murale di 4 metri sul muro di separazione israeliano, è stato arrestato dalla Guardia di frontiera del posto. Il volto rappresentato è quello di Ahed Tamimi, la 17enne attivista della resistenza palestinese tornata libera qualche giorno fa: era in carcere dal dicembre 2017 con l'accusa di oltraggio a militari israeliani. La ragazza palestinese è stata accolta nel suo villaggio in Cisgiordania come un'eroina.

Tamimi, dunque, non è solo una ragazza dalla chioma bionda, ma è diventa anche un simbolo della lotta popolare contro l'occupazione.

L'artista aveva reso noto il suo arresto con un post su Facebook

La notizia di Jorit è stata appresa sui social network il giorno 28 luglio alle ore 18:00. Il ragazzo ha informato i suoi contatti circa l'accaduto: 'Siamo stati arrestati a Betlemme dall'esercito israeliano. Chiunque possa aiutarci, per favore, lo faccia'.

Si è creata subito una mobilitazione internazionale per la sua liberazione. A Napoli erano circa 250 le persone in corteo, con bandiere della Palestina e lo slogan urlato: 'Jorit libero'. La vicenda è stata seguita con attenzione anche dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che sul profilo Facebook ha pubblicato un post in cui si dichiarava sconcertato.

Ieri, 29 luglio, è giunta la notizia della sua liberazione. L’artista ha ringraziato tutti quelli che si sono mobilitati per lui e per gli altri due suoi collaboratori.

La carriera artistica di un grande talento

Jorit Agoch, nato a Napoli da madre olandese, è conosciuto nel capoluogo partenopeo per il suo grande talento ed è noto per aver già disegnato, tra i vicoli di Napoli, numerose ed importanti icone.

A Forcella, ad esempio, c'è San Gennaro, il cui viso però è ispirato ad un giovane operaio. Ancora, a San Giorgio a Cremano, sulla facciata esterna del Palaveliero, Jorit ha ritratto non solo il volto di Massimo Troisi, ma anche tre tra le sue più celebri scene da film: un’immagine è quella del miracolo in 'Ricomincio da tre', un'altra riguarda una scena del film 'Il Postino' e la terza ed ultima scena tratta dal film 'Non ci resta che piangere'.

Tra altri disegni importanti ricordiamo il volto della bimba rom Ael a Ponticelli ed il ritratto di Diego Armando Maradona a San Giovanni a Teduccio, raffigurato accanto al ritratto di Niccolò, un bambino autistico. Jorit, riguardo ai suoi murale, ci tiene a precisare che ogni personaggio ha dei segni sul viso, delle cicatrici come un distintivo di umanità.