Lo scorso 6 gennaio si era rifiutato di vendere a tre ragazzini, minorenni, delle cartine da tabacco e, per tutta risposta, i tre giovani gli hanno prima distrutto il locale, poi, si sono accaniti su di lui con una violenza inaudita: lo hanno massacrato di botte e mandato in coma irreversibile. Il tabaccaio, un 49enne, è morto due giorni più tardi e, ora, l'autore del pestaggio è stato processato. E' accaduto in UK, a Londra, nella zona di Mill Hill, nel quartiere di Barnet, nella zona nord della città. La terribile vicenda è stata riportata, martedì 10 luglio, dal quotidiano Metro.co.uk.
L'aggressione
Lo scorso gennaio, 3 ragazzini minorenni erano entrati nella tabaccheria di Vijaykumar Patel e gli avevano chiesto delle 'Cigarette Papers', cartine per tabacco utilizzate per confezionare le sigarette "rollate". Il tabaccaio, originario di Colindale, sposato e papà di due bambini, però, aveva chiesto ai giovani di esibire un documento d'identità. La legge, infatti, vieta la vendita e la somministrazione di prodotti da tabacco ai minori di 18 anni.
I tre adolescenti, che non erano ancora maggiorenni, però non hanno voluto mostrare i documenti e, di fronte al rifiuto dell'uomo, anziché "incassare il colpo" ed uscire dal locale, hanno iniziato a devastare il negozio di tabaccheria prendendo a calci mobili e bancone e gettando a terra la merce esposta.
Patel, ha provato a fermarli e mandarli via, ma una volta usciti, uno dei tre ragazzini, si è scagliato contro di lui con violenza e lo ha aggredito a calci e pugni; poi era fuggito, con i suoi 2 amici, lasciando il tabaccaio a terra, privo di sensi, in una pozza di sangue.
Il decesso e il processo
Il tabaccaio aveva riportato gravissime lesioni cerebrali e, nonostante l'immediato trasferimento al vicino ospedale (il London Hospital) era morto due giorni più tardi, la sera dell'8 gennaio.
Secondo l'autopsia, effettuata al Northwick Park Hospital Mortuary, la causa del decesso è stata una ferita alla testa.
La polizia ha subito identificato gli autori dell'agghiacciante episodio ed il responsabile del pestaggio, un ragazzo di soli 16 anni, che è stato processato nei giorni scorsi. A settembre verrà emessa la sentenza di condanna.
Luke Marks, ispettore capo dell'unità specializzata "Homicide and Serious Crime Command" di Londra, ha commentato: "Ci aspettiamo una condanna esemplare, un uomo, che ha sempre lavorato e si è sempre comportato in maniera onesta, è morto senza un vero motivo, solo per essersi rifiutato di accontentare le richieste di tre ragazzini; ora, la moglie ed i suoi due bambini lo piangono. Vijaykumar Patel ha solo provato a far rispettare la legge. La stessa legge, che non dobbiamo dimenticarlo, protegge tutti noi".