Il talco, noto prodotto per bambini, è finito sul banco degli imputati, accusato di causare il cancro per via dell'amianto contenuto in esso, ed è risultato colpevole. Alla fine di un processo lungo circa cinque settimane, una giuria di St. Louis, negli Stati Uniti, ha stabilito quindi che la nota azienda produttrice del prodotto, la Johnson & Johnson, debba versare circa 4,7 miliardi di dollari, fra danni punitivi e risarcimenti, alle donne che la ritengono colpevole di aver provocato il loro cancro alle ovaie.

Talco e cancro

Il processo ha visto da una parte 22 donne affette da mesotelioma alle ovaie, dall'altra la Johnson.

In mezzo il talco. L'asbesto, contenuto nel talco, altro non è che amianto e come tale altamente cancerogeno. Secondo il legale dell'accusa, proprio l'asbesto sarebbe presente nel talco e l'azienda produttrice avrebbe alterato i test per nasconderne la presenza ai consumatori. Il portavoce dell'azienda, Carol Goodrich, non è dello stesso parere e fa sapere che il loro prodotto non contiene asbesto e non è quindi cancerogeno. Secondo il portavoce della J&J sono state effettuate numerose ricerche indipendenti e in nessuna di queste è mai stata trovata traccia di amianto nel prodotto sotto accusa. Le prove fornite dal colosso farmaceutico non hanno però convinto la giuria. La Johnson dovrà pagare alle 22 donne, danni compensativi per 550 milioni di dollari, circa 25 milioni a testa.

I danni punitivi sono stati quantificati in 4,14 miliardi, per un totale di 4,7 miliardi di dollari.

I precedenti processi

Non è la prima volta che la Johnson & Johnson è accusata di utilizzare asbesto nei suoi prodotti. La prima storica sentenza risale al 2016, quando fu condannata a versare circa 72 milioni di dollari alla famiglia di una donna deceduta per cancro.

Da allora si sono susseguiti diversi processi e numerose condanne milionarie. Per citarne uno fra i più recenti, a maggio scorso, una giuria della California ha condannato l'azienda a risarcire, con 25,7 milioni di dollari, una donna di 66 anni affetta da mesotelioma. La giuria aveva inizialmente stabilito una multa pari a 21,75 milioni di dollari, aumentata successivamente di altri 4 milioni di dollari, in quanto l'azienda avrebbe volontariamente celato i risultati dei suoi test per continuare indisturbata la vendita del prodotto. Il mesotelioma è un cancro altamente maligno che colpisce il mesotelio, il tessuto che riveste gli organi interni.

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