Intorno alle 7,30 del mattino di martedì 24 luglio, su una spiaggia del territorio di Isola Capo Rizzuto (Crotone), diversi tra i bagnanti più mattinieri hanno notato un'imbarcazione a vela, che navigava in evidenti condizioni di difficoltà. Senza pensarci su troppo, hanno avvicinato il veliero con pattini e altri natanti. All'interno dell'imbarcazione, stanchi, disidratati ed affamati, si trovavano 56 migranti di nazionalità siriana e curdo-irachena, 11 dei quali erano bambini. Immediatamente, i migranti sono stati aiutati a raggiungere la spiaggia, dopodichè, allertate Croce Rossa e Guardia Costiera, si è scatenata una gara di solidarietà per nutrirli e portar loro conforto.

I migranti chiedevano solo acqua

Provati e fisicamente distrutti dal viaggio, probabilmente reduci da una tempesta notturna, i migranti a bordo della barca a vela avevano soltanto la forza per chiedere un po' d'acqua. In realtà, una volta arrivati sulla spiaggia, sono stati abbondantemente confortati dai bagnanti (molti dei quali erano vacanzieri di due vicini villaggi turistici) con cibo e bevande, prelevati dalle molte borse frigo, portate per trascorrere la giornata in spiaggia. Naturalmente, cibo e succhi di frutta sono stati offerti prima di tutto agli 11 bambini, i più provati dalla lunga e precaria navigazione.

Una terra solidale con i migranti

Per la zona di Isola Capo Rizzuto non è certo una novità assistere a sbarchi di migranti e su questa terra, sempre solidale, si sono viste approdare già in passato anche imbarcazioni a vela.

La novità di questo caso, tuttavia, risiede nel fatto che il veliero è sfuggito completamente a qualsiasi controllo: i bagnanti presenti sulla spiaggia sono stati, in assoluto, i primi a vederlo. L'avvistamento di un'imbarcazione sconosciuta, peraltro in condizioni molto precarie, avrebbe potuto generare timore e indecisione, vista anche la martellante retorica Politica degli ultimi mesi sulla presunta pericolosità del fenomeno migratorio.

Invece, spontaneamente, sul timore e sulla diffidenza hanno prevalso l'umanità e l'istintiva solidarietà. Subito dopo il primo intervento di fortuna, la gestione dell'emergenza è poi passata ai sanitari del 118, Guardia costiera e forze dell'ordine, che hanno raccolto anche informazioni su alcuni uomini, con chiaro accento dell'Est Europa, che avrebbero rapidamente abbandonato la spiaggia mentre gli altri migranti venivano soccorsi.