Succede a Padova, dove alcuni genitori hanno mandato i propri figli in vacanza con la parrocchia che aveva organizzato uno dei soliti campi estivi ideati per formare i giovani. Una gita di formazione, quindi, che si è tramutata in un vero e proprio incubo per alcuni dei ragazzini che si sono ritrovati a divenire vittime di soprusi ed abuso di "potere" da parte degli animatori. I genitori dei bambini hanno prontamente incontrato il parroco per denunciare quanto accaduto all'interno del campo estivo ed hanno dichiarato di continue punizioni che, con il passare dei giorni, si sono trasformate in vere e proprie bastonate verso alcuni bambini delle scuole medie.
"Già dai primi giorni gli animatori hanno sequestrato i cellulari dei ragazzini come punizione per essersi comportati male e non hanno permesso loro di telefonare a casa propria - racconta una delle madri delle vittime di quell'aggressione - subito dopo sono arrivate anche le bastonate: un bambino è stato colpito così forte alla schiena che aveva difficoltà nella respirazione".
La denuncia e la risposta del parroco, organizzatore del campo estivo
I genitori dei tre bambini che, secondo i racconti e le dichiarazioni, sono stati presi a colpi di bastone da alcuni animatori, si sono rivolti al parroco che ha organizzato il campo estivo per chiedere spiegazioni. La risposta del sacerdote ha lasciato non poca perplessità nelle famiglie, soprattutto perché ha "accusato" i bambini di avere ingigantito la cosa.
"Sarà pure vero che sono state impartite delle piccole punizioni, ma arrivare addirittura a parlare di bastonate mi sembra un'esagerazione", queste le parole che, secondo il racconto di alcuni genitori, sarebbero state usate dal prete di quella parrocchia del paesino dell'Arcella, quartiere di Padova.
Uno dei ragazzini presunte vittime di quelle aggressioni è stato portato anche al pronto soccorso della città per essere sottoposto ad alcune visite.
Per lui è stata disposta una prognosi di 4 giorni per le lesioni riportate all'altezza del dorso e di una gamba "causate dall'aggressione di uno degli animatori del campo estivo", come raccontato dai genitori del bambino ai medici.
Tutto ci si poteva aspettare da una gita come quella organizzata dalla parrocchia, ma di sicuro non era minimamente prevedibile che alcuni animatori, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, si trasformassero in vere e proprie bestie prive di umanità. Adesso si cerca di fare chiarezza sulla situazione e capire di chi siano le responsabilità di quei gesti così primitivi e poco educativi.