L'omicidio ha avuto luogo nel reparto Prevenzione, Diagnosi e Cura dell'ospedale di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, nella giornata di ieri 2 luglio. Un uomo, un paziente psichiatrico della struttura, ha aggredito a mani nude un infermiere in pensione, colpendolo al capo e uccidendolo. L'assalitore, un immigrato di origine africane di cui non sono ancora note le generalità, era ospitato nella struttura per problemi di natura psichiatrica; ha assalito la vittima, un 77enne originario di Falciano del Massico, a pugni, così come hanno accertato i carabinieri della compagnia locale con a capo Giuseppe Fedele.
Sul posto sono intervenuti anche i militari delle stazioni limitrofe di Cellole e Baia Domizia, che hanno fermato a fatica l'uomo. Alcuni di essi sono rimasti contusi durante i tentativi di bloccare l'aggressore.
L'aggressione alle 7:10 della mattina
La tragedia si è consumata questa mattina verso le 7:10; l'immigrato era stato ricoverato ieri sera presso la struttura di Sessa Aurunca dopo essere stato fermato dalla Polizia di Stato di Castel Volturno, poiché stava danneggiando dei veicoli in sosta e minacciando alcuni passanti. Non sono note le cause dell'improvviso raptus dell'africano e per quale motivo si sia scatenato contro la vittima. In Italia la maggior parte dei pazienti psichiatrici più gravi o cronici viene assistita in comunità o strutture pubbliche che sono preparate a gestire i soggetti più aggressivi in maniera professionale.
Sfortunatamente questa volta il raptus improvviso e forse la scarsa conoscenza del paziente ricoverato hanno determinato l'assenza di un intervento immediato e la morte del pensionato 77enne che era ricoverato nello stesso reparto.
Raptus mortale
L'aggressore era in osservazione da troppo poco tempo perché si potesse valutare il rischio che rappresentava, era stato fermato e condotto nella struttura solo da poche ore.
Di lui si sa solo che è giovane, di un'età compresa tra i 20 e i 25 anni, ma ci vorrano ancora ore per poterlo identificare e ancora di più per chiarire la causa del suo problema. Sicuramente una causa psichiatrica non di poco conto, dal momento che sono bastati pochi minuti perché l'uomo, colpito da un raptus assassino, riuscisse ad uccidere un suo simile usando solo le mani. Una follia forse prevedibile ma che non ha dato modo agli assistenti ed ai medici presenti nella struttura di intervenire per salvare la vita al malcapitato.