Il vulcano attivo più alto d'Europa torna a emozionare. Dopo i segnali delle scorse settimane che hanno messo in allerta gli esperti, tremore, emissioni gassose e lunghi sciami sismici di piccola entità che ha emesso, ieri sera, giovedì 23 agosto 2018, lo spettacolo è arrivato senza preoccupare i vulcanologi di possibili danni alla popolazione: “Nessun rischio per questa nuova eruzione dell'Etna” hanno confermato.

Eruzione Etna dal cratere Sud Est

Lo spettacolo ha interessato un nuovo cratere posto a Sud Est. Al rosso del tramonto ieri si sono aggiunte piccole esplosioni di lava incandescente e due colate, verso Nord e verso Est, che si sono fortunatamente fermate ad alcune centinaia di metri in quota.

Secondo l’osservazione di Boris Behncke dell’Ingv a La Stampa: “Il fenomeno si è sviluppato questa notte e al risveglio era già in forte diminuzione. Restiamo attenti per vedere come evolverà”. L’eruzione di questa notte, che in mattinata a lasciato spazio solo a qualche zampillo di cenere, è avvenuta in un nuovo cratere che si è sviluppato con diverse ‘bocche’ attorno alla base del cratere storicamente conosciuto. Una ‘bocca’ attiva come del resto quella di Nord Est che nelle scorse settimane dava segnali di attività.

Uno spettacolo atteso dai turisti

I turisti che in questi giorni hanno scelto di visitare la Sicilia hanno quindi trovato uno spettacolo inaspettato, visibile per lo più dalla zona di Catania.

Lo spettacolo ha attirato ieri sera curiosi e turisti che, muniti di fotocamere, video camere e smartphone hanno immortalato l’Etna in attività come non si vedeva da tempo. L'eruzione è classificata dagli esperti come una emissione di tipo stromboliano. Calandoci nella terminologia scientifica, questa definizione indica eruzioni di basso livello e il nome deriva dallo Stromboli, il vulcano in Sicilia dove questo fenomeno è stato studiato.

Questo tipo di eruzioni sono sostanzialmente scorie infuocate, i classici lapilli e vere e proprie bombe di lava fino a centinaia di metri di altitudine. La loro violenza è sporadica: sono lievemente esplosive ma regolari.

Le precedenti eruzioni

Gli esperti non conoscono la cronologia completa delle eruzioni a causa dell'assenza o della non certezza delle fonti.

Ciò che è chiaro però agli studiosi moderni è che dagli anni Settanta in poi la frequenza delle eruzioni è in netto aumento, sia con episodi di colature laviche che si manifestano dai crateri più alti sia dalle spaccature laterali. L'anno scorso perfino l'aeroporto di Catania Fontanarossa dovette chiudere per questioni di sicurezza.