"Con oltre 13 mila decessi non siamo nella condizione di alleviare le misure preventive fino al 13 aprile". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa stasera, mercoledì 1° aprile. Essendo prossimi allo scadere del primo limite di quarantena, fissato per il 3 aprile, era atteso da giorni il comunicato ufficiale che fissasse la fine di questo periodo di isolamento. Nei giorni scorsi era già chiaro che avremmo dovuto aspettare per una ripresa delle attività quotidiane di imprese e famiglie. Lo aveva per esempio anticipato il ministro Speranza, ricordando che dovremo vivere un momento di transizione e in cui alla ripresa delle attività dovremo affiancare tutta l'attenzione necessaria per evitare nuovi focolai.
Giuseppe Conte sul nuovo decreto per Coronavirus: 'Non siamo nella condizione di alleviare le misure preventive'
Per far fronte all'emergenza Coronavirus, Giuseppe Conte ha annunciato: "Non siamo nella condizione di alleviare le misure preventive a cui vi abbiamo sottoposto. Siamo in contatto con il comitato tecnico-scientifico che ci ha informato dei risultati positivi. Il nuovo decreto proroga le misure così come sono state disposte fino al 13 aprile. Se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare queste misure, tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani. Pagheremmo un prezzo altissimo. Saremmo costretti a ripartire di nuovo e non ce lo possiamo permettere. Invito tutti a continuare a rispettare le misure.
Per fortuna solo una sparuta minoranza non rispetta le regole. Ricordo che abbiamo previsto multe onerose. Dobbiamo rispetto alle persone che rischiano la propria Salute, come il personale sanitario, più direttamente esposti ai focolai. Dobbiamo rispetto a chi continua andare a lavoro mandando avanti il Paese".
Giuseppe Conte: 'Affronteremo il Coronavirus in tre fasi, dalla quarantena alla completa ripresa delle attività'
"Mi dispiace che sia compromessa la Pasqua, un momento di condivisione e pace. Dovremo però affrontare queste festività in regime restrittivo. Iniziamo a valutare una prospettiva. Quando gli esperti e i dati ci confermeranno questa possibilità, entreremo nella fase due, ovvero la convivenza con virus e poi la fase tre, l'uscita dall'emergenza con il ripristino delle attività sociali".
Il messaggio del premier è chiaro "Continuiamo ad osservare la quarantena e le misure di prevenzione". Stasera dovrebbe quindi esser firmato il nuovo decreto con l'estensione delle limitazioni fino a dopo Pasquetta.
Borrelli: 'Con oltre 80mila i contagi da Coronavirus niente Pasqua e Pasquetta fuori'
Chi sperava di festeggiare la rinascita italiana a Pasqua e Pasquetta resterà deluso. Il pericolo di contagio è ancora troppo alto, come aveva già annunciato poco prima di Conte il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli commentando i dati dei decessi: "Pasqua e Pasquetta fuori assolutamente no', ha detto nel punto stampa odierno. "Dobbiamo continuare stare a casa e rispettare il distanziamento sociale" ha poi aggiunto, forte del fatto che "ci sta portando risultati positivi".