Le estati non sono più quelle di una volta e persino nel lontanissimo Nord le renne di Babbo Natale fanno cose mai viste prima. Il caldo anomalo di questa estate sta sconvolgendo l'Europa settentrionale, costringendo sia uomini che animali a modificare comportamenti ed abitudini.

A Rovaniemi, capitale della Lapponia che si trova appena sotto il circolo polare artico, per le insolite alte temperature anche superiori ai 30 gradi, uomini e cervidi non abituati alla canicola, si sono ritrovati, 'fianco a fianco', a bagnarsi nelle acque dei fiumi locali in cerca di refrigerio.

Un'immagine diffusa sui social è diventata simbolo di un cambiamento climatico senza precedenti per il continente europeo.

Caldo record, anche le renne fanno il bagno

L'eccezionale ondata di caldo provocata da un forte anticiclone alimentato da aria calda in arrivo dalle latitudini sub tropicali, non sta risparmiando nessun paese dell'Europa, neanche quelli più a settentrione, proprio come la Lapponia. Ciò spiega perché l'immagine delle renne immortalate sul fiume di Rovaniemi per rinfrescarsi, perfettamente a loro agio tra bagnanti umani, abbia fatto il giro del mondo.

Rovaniemi che si trova alla confluenza dei fiumi Kemijoki e Ounasjoki nel circolo polare artico, ed è la capitale non ufficiale e porta di accesso alla Lapponia finlandese, era nota finora per essere la città di Babbo Natale che ha il suo ufficio visitato ogni giorno dell'anno da persone provenienti da ogni parte del mondo, in un villaggio distante sei chilometri, dove alloggiano anche le sue preziose collaboratrici, le renne.

Lapponia e Finlandia, nell'immaginario collettivo sono associate a nevi perenni, climi rigidi tutto l'anno, aurore boreali, il sole anche a mezzanotte in estate e l'oscurità dei lunghi inverni, i 'safari' turistici su motoslitte o slitte trainate da renne e husky, percorrendo boschi innevati, le estati fresche e piovose.

E invece l'ondata di caldo africano oltre che a colpire i paesi del Mediterraneo, ha raggiunto l'Europa del Nord.

Non solo Francia, Gran Bretagna, Germania e Scandinavia. Il termometro in Lapponia ha segnato persino i 34 gradi e a boccheggiare non sono solo le persone ma gli animali. Le renne sono animali pacifici e buone nuotatrici, ma sorprende che vadano in riva al fiume, certo anche per dissetarsi, convivendo con gli uomini senza alcun timore.

Anomalie termiche, siccità e incendi nel Nord

Il grande caldo perdura da un paio di settimane con temperature tra i 28 e i 34 gradi, di almeno 10 gradi superiori rispetto alle medie stagionali a queste latitudini. Un'anomalia non solo per la 'meridionale' Helsinki, ma anche per la Lapponia. E le conseguenze negative, purtroppo, non si sono fatte attendere.

Oltre a problemi di siccità accentuati in Germania e Inghilterra, incendi hanno devastato la Scandinavia e migliaia di ettari di foresta sono andati distrutti. Molto colpita la Svezia dove è stato necessario anche l'intervento di Canadair italiani coordinati dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile attraverso il Coau (Centro Operativo Aereo Unificato), appena rientrati in patria dopo lunghi e difficili interventi.

L'eccezionalità della situazione fa sì che si assista a scene davvero inusuali se non eccezionali: animali a bagno nei corsi d'acqua, persone che nella Lapponia meridionale si tuffano nel mar Baltico, trovando acque insolitamente calde fino a 25 gradi. Il record di caldo dovrebbe proseguire in queste zone a ridosso del circolo polare artico fino a fine mese per la presenza di anticicloni anomali. Ma nulla d'ora in poi sarà più come prima.