Sono stati individuati dalle forze dell'ordine i due ragazzini di 13 anni di origini italiane che lo scorso 2 Agosto avevano da prima insultato e poi sparato a Buba Seaasay. Fortunatamente l'arma ha sparato colpi a salve, così non dobbiamo raccontare dell''ennesima tragedia a sfondo razzista. Il migrante ventiquatrenne di origini gambiane al momento dell'accaduto si trovava presso un centro di accoglienza nella parrocchia di Vicofaro, a Pistoia.

Pistoia, trovati i due responsabili e l'arma dell'aggressione

Subito dopo la denuncia da parte del migrante gambiano Buba Seaasay e del prete Don Biancalani, le forze dell'ordine di Pistoia e la Digos hanno avviato le indagini: grazie alla testimonianza delle immagini catturate dalle videocamere della zona gli investigatori non hanno avuto alcun problema ad individuare i due minorenni che si aggiravano nella zona della parrocchia al momento dell'accaduto.

Come da protocollo sono state poi fatte delle perquisizioni nelle abitazioni dei minori. Proprio in una di queste occasioni i due tredicenni hanno ammesso la loro colpevolezza e consegnato l'arma agli agenti.

L'arma è una pistola scacciacani di uno dei genitori dei ragazzi: i due minorenni avevano fatto una sessione di spari come prova per puro divertimento in un campo deserto nella zona di Vicofaro, dopo la quale si erano spostati a bordo delle loro biciclette verso la parrocchia; li avevano incontrato Buba Seaasay. I due ragazzini hanno dichiarato agli agenti che il loro è stato un gesto puramente goliardico senza alcuno sfondo razzista.

La vittima dice che lo hanno insultato in quanto nero

"Urlavano bastardo nero. Poi due italiani mi hanno sparato": questa la dichiarazione rilasciata dal ragazzo gambiano ad un giornalista che lo ha intervistato per farsi raccontare quanto accaduto. Sull'accaduto si è espresso anche il prete della parrocchia Don Biancalani, queste le sue parole: "Per i due ragazzi vista la loro tenera età ci sono ancora delle attenuanti, ma non possiamo permettere che la coscienza dei nostri giovani venga influenzata dai messaggi xenofobici e razzisti lanciati da alcuni dei nostri politici".

Per l'occasione Don Biancalani ha lanciato una frecciatina anche a Matteo Salvini e ai media nazionali dichiarando: "I media e in particolar modo i politici come Matteo Salvini devono stare attenti alle loro affermazioni in quanto indottrinano i più giovani causando episodi come questo".