L'allarme razzismo negli ambienti di sinistra è scoppiato dopo che Matteo Salvini è stato nominato ministro dell'interno. Sono molti i politici, critici, giornalisti e scrittori di sinistra che accusano Salvini di diffondere razzismo tra i cittadini, in particolare a seguito delle misure prese nei confronti delle Ong e dei migranti in generale. Il quotidiano Repubblica ha intervistato un professore di organizzazione aziendale che insegna all'università de L'Aquila, Lucio Biggiero, il quale ha spiegato attraverso la matematica come una società possa diventare razzista.

Il razzismo spiegato dalla matematica

Secondo il docente esistono degli studi matematici solidi nel campo della simulazione sociale che dimostrano come una qualsivoglia società leggermente intollerante corra il rischio di tramutarsi in razzista. Usando i modelli della segregazione razziale è dimostrabile che per costruire una società segregazionista non è necessario essere razzisti convinti, e neppure al 50%. Uno studioso Premio Nobel americano, Thomas Schelling, nel 2005 dimostrò che bastava anche soltanto un minimo dosaggio di intolleranza (come ad esempio verso i vicini di casa, magari con uno stile di vita differente), oltre il 33%. Il professore, nell'intervista a Repubblica, dice che la possibilità di creare una società interamente razzista, partendo anche dai piccoli comportamenti individuali, ricorda molto da vicino la segregazione degli ebrei, dei rom e delle altre etnie nella Germania degli anni 30: "La letteratura scientifica ha analizzato nel dettaglio quei comportamenti facendo emergere che in realtà i razzisti puri e i fanatici erano ben pochi, la maggior parte delle persone si assoggettava e asseriva alle regole" ha concluso Biggiero.

Dunque per il professore aquilano anche la diffusione attraverso i social network (mezzo preferito da Matteo Salvini) di idee populiste potrebbero innescare un processo più radicale, trasformando la società in razzista e intransigente.

Allarme razzismo anche da Avvenire

Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, parlando del caso di Daisy Osakue (l'atleta di colore colpita a un occhio da un uovo lanciato da un'auto in corsa) si rivolge al ministro chiedendogli di dosare le parole: "Anni di pensieri cattivi, dure propagande e moralismi eccitati contro altre povertà stanno producendo atti violenti e bullismi assurdi".